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Deus Ex: The Fall – Recensione PC

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 24/03/2014

Cover Deus Ex: The Fall

PC Pegi 18 TESTATO SU
PC

Genere: , Sparatutto

Sviluppatore:

Produttore: Square Enix

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 1

Data di uscita: 11/07/2013

VISITA LA SCHEDA DI Deus Ex: The Fall

Pro-1Dura poco e riuscirete a dimenticarlo abbastanza presto Contro-1Uno dei peggiori porting mobile-PC mai esistiti

Contro-2Comparto tecnico imbarazzante

Contro-3Menu di gioco non adattati al meglio per la fruibilità tramite mouse

Porting. Da PC a mobile, da mobile a PC e chi più ne ha ne metta. Negli ultimi mesi stiamo assistendo sempre più spesso all’instaurazione di un forte legame tra il mercato mobile e quello computer, ma non sempre si ottengono i risultati sperati. Sta però diventando una routine per molti sviluppatori, sia perché è un modo poco costoso per ottenere più vendite, quindi più ricavi, e sia perché alcuni team pensano di poter adattare certe meccaniche su entrambe le piattaforme. Del resto, uno dei generi più in voga su mobile, almeno in questi ultimi tempi, sono le avventure grafiche che in effetti hanno beneficiato della possibilità di interazioni più dirette (touch screen) proponendo agli amanti, magari non possessori di PC adatti al gaming, la fruizione di piccole perle che a quel punto sono sempre a portata di mano. D’altronde, chi al giorno d’oggi non ha uno smartphone o un tablet?

L’avrà pensata allo stesso modo Square Enix che nell’estate del 2013 rilasciò Deux Ex: The Fall su dispositivi mobile, proponendo un titolo dalle meccaniche decisamente meno profonde di quelle a cui la serie ci aveva abituato, ma bene adattate a quel mercato di riferimento. Da pochi giorni è disponibile anche la versione PC, da noi testata, ma chi, nell’universo, poteva essere così saggio da realizzare un porting approssimativo di un titolo in versione ultra-light, per una serie che soltanto due anni e mezzo fa approdava col buon – seppur non perfetto – Human Revolution? Risposta scontata a domanda decisamente inutile.

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UNA VITA DA FURBI, FINCHé DURA

2027, la scienza è sempre più al servizio degli umani; ricerche scientifiche avanzate e grandi passi in avanti sul campo medico consentono al corpo umano di essere potenziato tramite innesti, ma a regnare è una società come mai malata, soggiogata dal potere dei più forti: un manipolo di uomini che prende decisioni, spesso avventate, senza pensare alle conseguenze che queste possano avere sulla popolazione. Potenti multinazionali influiscono sui governi di vari stati, ora controllano anche la distribuzione dei medicinali necessari per la sopravvivenza degli essere umani 2.0, ossia dei potenziati, e le morti si contano a migliaia. In Deux Ex: The Fall prenderemo i panni di Ben Saxon, un ex mercenario troppo curioso, che ora quel sistema vuole distruggerlo, annientarlo; un sistema che causa problematiche anche alla sua figura, per la ricerca di farmaci e per la sua incolumità in generale, ma ha una missione più grande, il cui esito potrebbe cambiare le sorti dell’umanità. Nel bene o nel male. Tanto basta a The Fall per presentarsi ai fan della serie Deus Ex, spin-off – se così possiamo chiamarlo – nato dalla collaborazione tra Eidos Montréal e N-Fusion, fortemente voluto da quella che tutti conosciamo come Square Enix che, anziché investire su un nuovo, ricercato progetto, ha deciso di sfornare (non c’è due senza tre) una versione aggiornata e rivista, “migliorata” a loro avviso, di un titolo già rilasciato, che aveva ben impressionato i gamer dediti al gaming su mobile; stavolta, però, le cose sono andate decisamente male, segno che non sempre la furbizia è indice di intelligenza, anzi: altrettanto spesso se ne fa uso per compensarne l’assenza.

Per quanto concerne il gameplay, Deus Ex: The Fall ci concederà la possibilità di scegliere tra approccio stealth, di conseguenza non letale, ed uno più diretto, facendo così uso delle armi. Spesso però vi troverete in aree che non permettono l’utilizzo di tattiche silenziose, sarete così costretti ad usare la forza, in ogni caso; l’approccio non letale si dimostra comunque poco indicato – in tutta la produzione – a causa della lentezza dei movimenti del protagonista, che potrà sì sfruttare i numerosi ripari offerti da oggetti ben disposti negli scenari di gioco, ma che si riveleranno utili ad un solo scopo: quello di ripararsi dai proiettili nemici. E allora via di mosse letali più qualche proiettile ben sparato, ma ricordate di portare con voi scorte di energia! Il level design è piuttosto semplicistico, offrendo realmente poca scelta, ma non manca qualche passaggio segreto (le famose grate da aprire si trovano ancora, per fortuna! NdR) che mischiano un pochino le carte in tavola. Deus Ex: The Fall rimane comunque un progetto imbarazzante su PC, perché molte delle possibilità in-game vengono tramortite da scelte a dir poco fuori luogo: viene annullata del tutto l’utilità dell’esplorazione, grazie alla quale potremo hackerare tastierini numerici per accedere in stanze speciali, o raccogliere proiettili, snack, ebook, a causa di un sistema di acquisti – richiamabile da menu – che ci consentirà di comprare qualsiasi oggetto utile ai nostri scopi; oltretutto, le schermate dello shop virtuale, così come quelle per i potenziamenti del nostro avatar – che funzionano esattamente allo stesso modo di quello visto in Human Revolution – sono stressanti da navigare, mal disposte per una buona consultazione su PC, segno che l’interfaccia utilizzata per le versioni mobile è rimasta fortemente ancorata alla sua vera e giustificata natura. La versione Steam del gioco difatti presenta diverse lacune, che si ripercuotono su tutta l’esperienza di gioco, pregiudicandone la validità. Il videogioco è stato dichiarato perfettamente giocabile tramite mouse+tastiera o controller, ma in realtà il beneficio di poterlo giocarlo degnamente tramite questi controlli non lo avrete mai, minando in maniera pesante il divertimento che le circa quattro/cinque ore di gioco necessarie per arrivare al finale potrebbero regalare. Ci sono problemi con la sensibilità del mouse nelle coperture e nelle fasi più action, in cui magari sarete chiamati a sparare ai vostri nemici; ci sono problemi per la navigazione dei menu, come detto – rimasti identici a quelli della versione mobile – che si rivelano poco consoni a questa versione del gioco; problemi che si traducono in scarsa immediatezza e pesantezza, quindi poca fluidità nell’azione di gioco, che in piccola parte vengono alleggeriti se si fa uso di un buon controller. Questo però è un primo segnale, vero e proprio sentore di una situazione che da qui in avanti andrà via via peggiorando. Se la trama si propone tutto sommato interessante, pur non offrendo personaggi di spessore o caratterizzati in maniera esemplare, è impossibile non sentir d’essere immersi in qualcosa di approssimativo, di non adatto al mondo del PC gaming; in qualcosa pensato per dispositivi mobile, che perde ogni suo valore e significato una volta introdotto all’interno di una piattaforma di gioco che richiede tutt’altro tipo di sforzi, risorse, tempo e denaro.

Gli ambienti molto piccoli, una sorta di micro livelli collegati tra di loro tramite porte, il cui accesso chiamerà in causa un nuovo caricamento (e così all’infinito) ed un’IA al limite del patetico offrono un’altra dimostrazione di quanto suddetto, semmai se ne volesse una ulteriore conferma. Non va oltre l’asticella dello scadente il comparto grafico, anch’esso diretta conseguenza di un lavoro raffazzonato ed impreciso, tramite il quale potrete “godere” di piccoli porzioni di location in bassa definizione, nessuna impostazione grafica degna di nota, textures slavate, modelli dei personaggi privi di espressività, spesso e volentieri identici gli uni con gli altri, animazioni poco varie e mal realizzate. Tutto questo, nell’insieme, porta al completo fallimento di un progetto pensato per uno specifico hardware e poi spostato di forza su di un altro, dove non se ne sentiva affatto la mancanza, visto il risultato finale, poi… Se non altro il titolo scelto per il gioco riassume molto bene quanto suddetto: The Fall, la caduta, a cui a quanto pare la serie di Deus Ex non riesce a rinunciare, visti i precedenti nefasti di Deus Ex: Invisible War. L’unico aspetto da salvare, almeno in parte, è quello sonoro, in cui effetti sonori e soundtrack riprendono in parte i temi ascoltati in Deus Ex: Human Revolution, ma anche in questo campo è possibile notare diverse imperfezioni, come quella del doppiaggio che a volte salta, impedendovi di udire quando detto dai chiamati in causa. Il doppiaggio in inglese è invece abbastanza approssimativo, con voci e tonalità che quasi mai colpiscono per espressività ed interpretazione e sono presenti i sottotitoli in italiano che in alcune circostanze scompaiono sul più bello.

Deus Ex: The Fall – Recensione PC IN CONCLUSIONE
Aspettavate da tempo un nuovo titolo della serie Deus Ex? Eravate rimasti molto delusi dal fatto che quel 'The Fall', apparso l'estate scorsa, fosse stato destinato al solo mercato mobile? Tranquilli, a voi ci ha pensato la cara Square Enix, riservandovi un porting PC a dir poco imbarazzante. Dimenticate la formula di gioco che tutto sommato funzionava su mobile – al cui software non si richiede chissà cosa, in fin dei conti – perché la versione PC di Deus Ex: The Fall fallisce in ogni aspetto: tecnicamente, dal punto di vista del gameplay, dell'ottimizzazione, dell'interfaccia di gioco. Definirlo il peggior porting di sempre è l'unico modo per poterlo ricordare a lungo, perché ad esperienza di gioco questa ennesima “furbata” è messa davvero male, molto male. Dieci euro è il prezzo richiesto su Steam, ma non sprecate inutilmente i vostri soldi: in tempo di crisi è meglio supportare sviluppatori che danno il massimo nei loro progetti, siano essi indipendenti o meno, per titoli che valgono davvero la spesa. ZVOTO 3.5
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