Prima di Natale di ha fatto visita un nostro amico parroco. Don Karl ha circa 60 anni, è nato a Trier (Treviri) e suo padre era falegname. Anche lui ha studiato per diventare falegname e poi a 30 anni ha avuto la chiamata. C’è lo ha fatto incontrare Virginia e lui ha officiato la cerimonia della sua sepoltura.
Da allora regolarmente ci viene a trovare, quasi fossimo una sua seconda famiglia, quasi fosse lui quel nonno che ai nostri bambini manca.
Quando viene a trovarci è sempre una festa per lui e per noi. Questa volta lo abbiamo accolto con zucchini fritti e pasta con ragù di coniglio, tutto fatto da mia suocera.
Don Karl è stato per studio diversi anni in Italia e ha servito per 5 anni in Spagna. Con l’italiano se la cava abbastanza bene. Alla fine della cena i nostri bimbi un po’ per gioco intonano l’inno nazionale tedesco, che chiaramente hanno imparato a scuola. Sofia gonfia il petto e canta a squarciagola “Deutschland , Deutschland überall…”
Mi scappa un sorriso pensando a mia suocera che considera i tedeschi come invasori del mondo. In varie discussioni è saltato fuori che lei pensa che ogni popolo abbia un karma e quello dei tedeschi sia quello di invadere il mondo e l’inno nazionale ne è la prova.
Quale buona occasione allora per chiarire la cosa?
Dal canto mio ho sempre pensato fosse strano quasi dichiarare alle altre nazioni nel proprio inno di voler diventare i padroni del mondo.
Karma di un popolo? Davvero un popolo lo può avere? Può avere un destino già segnato o più semplicemente si tratta di stereotipi? I tedeschi invasori, gli italiani non affidabili, i francesi con la puzza sotto il naso, ecc….
Prendo la parola ed in italiano chiedo a don Karl che significato ha il loro inno e se davvero la Germania vuole invadere il mondo. Lui si irrigidisce un po’, l’aria da gioiosa si fa quasi tersa. Poi con aria seria don Karl prosegue e dice che il testo della canzone risale a metà del 1800 ed è stata fatta da un poeta quando si trovava lontano dalla sua patria e che quindi aveva voglia e bisogno ‘sopratutto della Germania’ i quel momento. Io non sospettavo questo retroscena e ho sentito il famoso inno solo in qualche film a fondo nazista. Lui prosegue dicendo che nel periodo nazista si è abusato del testo e alla fine della seconda guerra mondiale si sono troncate le prime strofe per addolcirne il testo, per non far cadere nell’errore di pensare che la Germania voglia invadere il mondo intero.
Oggi torno basta andare in un po sto pubblico in Germania per rendersi conto che la vera Germania non esiste forse più. Basta andare in una piscina pubblica, ad esempio, e ascoltare la gente che parla. Si sente chi parla in russo, chi in croato, noi in italiano, altri in greco, ecc… Chiamiamola globalizzazione, chiamiamola forse migrazione dei popoli, ma l’Europa sta diventando un miscuglio di popoli, un miscuglio di culture e tutto questo mi fa capire che almeno per un po’ la Germania non invaderà il mondo!