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Dexia nazionalizzata

Comunicato: 
Il gruppo di servizi finanziari franco-belga Dexia ha accettato
che venga nazionalizzata la sua divisione bancaria in Belgio e ha ottenuto garanzie statali per 90 miliardi di euro all'interno di un piano di salvataggio che potrebbe spingere
altri governi della zona euro a rafforzare il loro settore bancario.
Il ministro delle Finanze francese Francois Baroin ha comunque detto stamani di non pensare che altre banche avranno bisogno di essere salvate, "certamente non quelle francesi".
Il Belgio acquisterà per 4 miliardi di euro Dexia Bank Belgium, una banca con 6.000 dipendenti e depositi per 80 miliardi di euro provenienti da 4 milioni di clienti.
Dexia ha anche ottenuto garanzie statali fino a 90 miliardi di euro per mettere in sicurezza i propri finanziamenti nei prossimi dieci anni. Il Belgio fornità il 60,5% di queste garanzie, la Francia il 36,5% e il Lussemburgo il 3%.
Il titolo, sospeso da giovedì scorso, non tratterà neanche oggi, ha detto la piattaforma Euronext.
L'annuncio odierno di Dexia è arrivato dopo un Cda durato circa 14 ore a partire da ieri pomeriggio in seguito all'accordo di Francia, Belgio e Lussemburgo di avviare un piano di salvataggio.
Con lo spettro, alle spalle, del controverso smantellamento del gruppo finanziario Fortis, voluto nell'ottobre del 2008 da Olanda, Belgio e BNP Paribas , i governi sono corsi oggi a salvare Dexia, che - prima banca vittima della crisi del debito in corso nella zona euro - non è riuscita ad accedere al mercato istituzionale per finanziarsi e nella sola settimana scorsa ha perso in borsa il 42% del suo valore.
Il previsto aggravio sui conti pubblici per il salvataggio dell'istituto ha spinto Moody's ad avvertire il Belgio, venerdì sera, di un possbile downgrade del rating sul debito sovrano Aa1. Il paese aveva l'anno scorso un rapporto debito-Pil del 96,2%, inferiore solo a Grecia e Italia tra i paesi della zona euro. Il ministro Didier Reynders ha detto che l'operazione non dovrebbe spingere l'indicatore sopra il 100%.
Il ministro francese Baroin ha dichiarato oggi in Tv che "le garanzie non hanno impatto sul debito e non ne hanno sul rating" della Francia. "Una garanzia non entra in azione a meno che non sia utilizzata e noi stiamo scommettendo sul fatto che questa operazione funzionerà"
Conseguenze??
sicuramente, i più avvantaggiati da quest'operazione, sono gli obbligazionisti che vedono una maggiore garanzia per il loro debito, quindi anche per quelli che hanno investito sulla controllata italiana.
Gli azionisti, hanno sicuramente preso una bella batosta, al momento il titolo è sospeso non si sa quando ritornerà  alle contrattazioni, e sarà difficile sapere a che prezzo, quindi per questa categoria non resta che attendere.
La nazionalizzazione della Dexia, comporterà sicuramente, nel momento in cui sarà necessario elargire fondi, un declassamento da parte del Belgio, e subito dopo quello della Francia.
Ma, i governi ora stanno lottando per aumentare la patrimonializzazione dele banche, prima di far fallire la Grecia, quindi stanno facendo salire in maniera forzata i corsi azionari, chi potrà autonomamente farà degli aumenti di capitale,altre banche verranno nazionalizzate.
Quindi il concetto di base è il seguente: siccome non riesco ad arrestare la discesa dei titoli di Stato, non posso fare altro che rafforzare le banche che sono le principali detentrici di questi titoli, semplice no?
A mio avviso è stata la scelta più ragionevole, soprattutto la meno dispendiosa.
  Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
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