Siamo ormai alla 5^ serie (60 episodi) della serie televisiva iniziata nel 2006 che racconta la "vita quotidiana" di un serial killer di Miami, specialista forense del locale dipartimento di polizia (squadra omicidi) ritenuto uno dei maggiori esperti e specializzato, udite udite! in schizzi di sangue.
Come nasce questa "maniacale" passione per il lavoro?
Bisogna andare indietro nel tempo a quando Dexter viene ritrovato dopo 3 giorni di prigionia immerso fino alle caviglie nel sangue di sua madre, massacrata con una motosega da tre trafficanti di droga. A fare la macabra scoperta è un poliziotto (che diventerà poi suo padre adottivo, figura cardine della sua vita nonché della serie stessa).
E può forse una tale esperienza lasciare inalterato l'equilibrio mentale di un bambino?
Apparentemente pare sia possibile. Dexter trascorre le sue giornate come un qualunque altro bambino, ragazzo giovane e adulto ma è solo uno strato superficiale della sua vita (che non lo soddisfa nemmeno pienamente) sotto la cenere cova un "Dark Passenger" (il passeggero oscuro) che guida le sue azioni, tenuto a freno solo da una sorta di codice "etico" inculcato nella mente del bambino Dexter fin dai primi sintomi di stranezza da Harry, poliziotto e padre adottivo il quale gli insegna come proteggersi ("la prima regola è non farsi beccare" gli ripete fino alla nausea), nascondersi e convogliare il suo Dark passenger verso qualcosa di paradossalmente positivo: eliminare la feccia. Insomma MOSTRO o EROE? decidetelo voi, intanto la serie si fa guardare in maniera godibilissima.
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