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Dexter - Stagione 7

Creato il 13 gennaio 2013 da Misterjamesford
Dexter - Stagione 7Produzione: ShowtimeOrigine: USAAnno: 2012Episodi: 12
La trama (con parole mie):  l'uccisione di Travis Marshall ha posto il nostro serial killer di fiducia, Dexter, in una situazione che non aveva mai vissuto.
Sua sorella Debra, tenente della Omicidi, ha scoperto il segreto del fratello.L'ematologo dalle pulsioni omicide dovrà dunque mettere in conto di trovare una soluzione al fatto di doversi confrontare con una delle persone più importanti della sua vita proprio mentre Maria LaGuerta, capitano che fu comandante anche dello stesso Dexter, pare essersi convinta che sia proprio lui il famigerato Bay Harbour Butcher, e non il fu James Doakes, la mafia russa decide di inviare un pericoloso boss ad unire i fili di una vicenda che vede il Nostro personalmente coinvolto e l'amore ci si mette in mezzo, rendendo possibile l'incontro con la serial killer ed avvelenatrice Hannah McKay.Quale destino si profila per il futuro di Dexter?
Dexter - Stagione 7
Sciogliamo da subito ogni dubbio: questa stagione di Dexter è stata semplicemente perfetta.
Già so che mi prenderete per sbronzo secco, dopo una dichiarazione di questo genere giunta in coda alle bottigliate selvagge che non hanno risparmiato, a questo giro, neppure una delle serie più amate della storia di casa Ford, eppure non sono mai stato lucido come in questo momento – forse -.
Ma cominciamo dal principio: tendenzialmente, un serial killer – così come qualsiasi essere umano predisposto ad una condotta criminale – segue un percorso che prevede, prima o poi, la sua cattura o morte. 
Non si scappa. In qualche modo, essere scoperti diviene il riconoscimento definitivo di un’opera che, per quanto macabra e terribile, non è altro che la creazione di una mente spesso brillante, in alcuni casi addirittura geniale, che non ha modo di rapportarsi con il mondo – e con se stessa – se non assecondando i propri istinti ed il “lizard brain” in grado di risvegliarli.
Era dunque prevedibile fin dalla prima stagione che per il nostro ematologo guidato dall’ormai noto “passeggero oscuro” sarebbe giunto il momento della resa dei conti con la Giustizia, oltre che con le persone al suo fianco: tutto era iniziato con lo sconvolgente season finale dello scorso anno – ad essere sinceri, il peggiore nella storia di questa serie – e la scoperta da parte della sorella Debra della vera natura del buon Dex, e durante questa settima annata le cose non sono certo andate meglio, tra mafia russa, buoni propositi di (auto)controllo, avvelenatrici di cui innamorarsi nonché Maria LaGuerta, Capitano e superiore di Dexter legata in passato al ruvido detective James Doakes, morto al termine della seconda stagione ed accusato a posteriori di essere l’autore degli omicidi del protagonista, tornata alla ribalta e convinta di aver trovato una traccia che possa condurla al vero responsabile di una lista di uccisioni da fare invidia ai più prolifici serial killer della storia.
Dunque, come si diceva, l’unica soluzione per il protagonista, fin dal principio ed anche nelle sue annate migliori – dalla tre alla cinque, per l’esattezza – sarebbe stata quella da lui stesso ventilata più volte rispetto al rapporto con la nuova fiamma Hannah, “morto o in galera”.
Da questo punto di vista, seppur non rispettata – almeno per ora – fino in fondo, questa settima tornata non poteva davvero essere più azzeccata: i nodi sono giunti al pettine, per il signor Morgan, e d’ora in avanti sarà difficile pensare di poter tenere segreto ed al sicuro il passeggero oscuro così come una famiglia che pare divenire sempre più disfunzionale.
Peccato che, tolto questo aspetto – e soltanto considerandolo come una molto libera interpretazione del sottoscritto – tutto il resto lasci molti dubbi, oltre al rimpianto per quello che era uno dei titoli più importanti e di qualità del panorama del piccolo schermo soltanto qualche anno fa: la carne messa al fuoco è troppa – la mafia russa, il killer incendiario, Hannah McKay, l’indagine di Maria LaGuerta -, la logica fa difetto – il trattamento riservato a Harrison, figlio di Dexter trattato come un pacco tranne quando viene minacciato e sfruttato malissimo dopo la morte di Rita, tanto che il mio sospetto è che Hannah si sia prodigata per ucciderlo e vendicarsi, in modo da escludere il personaggio dalla serie, è emblematico -, la profondità e la tensione provate fino alla serie dedicata all'incontro con Lumen paiono un pallido ricordo e si sente la mancanza di un effettivo “avversario” che possa essere il metronomo delle difficoltà e dei successi dell’ematologo omicida.
La stessa interpretazione di Michael C. Hall appare ormai stanca e stereotipata, e perfino le battute sconce di Masuka non riescono più a strappare il sorriso: i colleghi storici, dal mio preferito Batista a Quinn, sono ridotti a comprimari in tutti i sensi, e spesso alimentano la mancanza di logica citata poco sopra – alla Squadra omicidi di Miami, ad esempio, si lavora senza orari fissi ed in totale autonomia, praticamente senza rendere conto a nessuno, una specie di paradiso dell’impiego -, senza contare la questione dei sentimenti di Debra per Dex che risulta effettivamente di cattivo gusto.
Sarebbe bastato concentrarsi su un personaggio come quello di Isaac Sirko o sull’incendiario e lavorarci a fondo ed il materiale per far fruttare al meglio il prodotto sarebbe stato servito su un piatto d’argento ad autori e pubblico: peccato davvero, perché le premesse per l’ottava ed a questo punto si spera ultima stagione sono decisamente poco rosee.
Per un personaggio considerato fino ad un paio d’anni fa praticamente intoccabile – una sorta di precursore del fenomeno Walter White – sarebbe davvero una fine ingloriosa: speriamo dunque che la creatura di James Manos Jr ritrovi l’antico spirito e regali al suo pubblico una chiusura degna del cardiopalma dell’epoca di Trinity.
MrFord
"Sister, I hear you laugh
my heart fills full up
keep me please
sister, when you cry
I feel your tears
running down my face
sister, sister, keep me."Dave Matthews Band - "Sister" -

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