di Rina Brundu. “Se ho paura di essere abolito? È questo che mi sta chiedendo, Giletti? No, Giletti, io non ho paura di essere… abolito”. Fresco come una rosa, delicato come un deputato grillino di primo pelo, così ha risposto l’onorevole Pier Ferdinando Casini a Massimo Giletti durante l’ultima puntata de L’Arena (RAI1, domenica h 13:00). “Berlusconi? Nonostante il momento anche personale difficile non tornerà indietro sulle riforme e la sua è una scelta intelligente. Vede, Giletti, il sistema bicamerale è superato da tempo…. occorre un progetto di riforma radicale…. lo status-quo non si può tollerare… la strada è obbligata: o ci rassegniamo a morire per il populismo di un Grillo-qualsiasi o bisogna autoriformarsi…”.
C’era un nano (senza offesa), un grillo parlante e la mela avvelenata, mancava solamente la fata turchina e l’intervista di Giletti al senatore Casini si sarebbe potuta scambiare per una moderna favola dei Grimm, dove un vero “eroe” buono, proppiano nella sua essenza – per l’occasione rappresentato da Casini stesso – si proponeva come l’ultimo baluardo per sconfiggere l’anti-eroe di turno, ovvero la malapolitica che è stata causa e concausa del presente sfacelo. Ma, santiddio!, pur con tutta la simpatia che il presidente Casini ispira (che non sia questo il problema?), non c’era anche lui quando quella malapolitica imperava? O lui era sempre dalla parte dei giusti? E perché non ha fatto qualcosa allora?
Memore del recente “schiaffo” dato da Papa Francesco all’establishment politico, Giletti si è, bontà sua, premurato di ricordaglierlo sostenendo però che forse non tutti i politici sono peccatori: “Eh no! Giletti, siamo tutti peccatori! Gesù non fu tenero quando scacciò i mercanti dal tempio, allo stesso modo non ci si può aspettare solo carezze dal Papa: siamo tutti peccatori…”. Sarà… ma fermo restando che ciascuno dovrebber parlare per se stesso, perchè i peccatori politici la fanno sempre franca?
Il tempo per i dubbi amletici è comunque durato lo spazio di un istante. L’attimo necessario affinchè un sorriso largo tornasse sul volto del sempre-giovane, sempre-santo, sempre-innocente senatore della nostra amata repubblica, il quale sull’onda di cotanta felicità è arrivato fino a confermare la sua dichiarazione a proposito di “quel pizzico-di-follia” che animerebbe Renzi, a sorridere del fatto che il Berlusconi venditore è riuscito a vendere anche lo stra-usato, a puntualizzare che c’è un pizzico di demagogia nell’operazione vendita su E-bay delle autoblu, a ricordare che a lui piace… ppe…
Morale? Casini Capuccetto-Rosso, il lupo, la nonna o Crudelia De Mon? Il dubbio mi assilla.
Featured image, Cappuccetto Rosso e il lupo travestito da nonna in un’illustrazione di Gustave Doré