Gustave Dorè, Paolo e Francesca
"Nel punto stesso del bacio, anzi prima ancora che il peccato le esca di bocca... tra l'amante e il peccato si gitta in mezzo l'inferno, e il tempo felice si congiunge con la miseria, e quel momento d'oblio, il peccato non si cancella più, diviene l'eternità... E' la contraddizione, è il cuore ne' suoi misteri, è la vita ne' suoi contrasti, è paradiso ed inferno, è angiolo e demonio: è l'uomo"Francesco De Sanctis, su Paolo e Francesca C'è un istante nella vita di ognuno di noi in cui si teme di poter perdere qualcosa. Di non essere più in tempo, di non essere più adeguati per fare determinate cose. Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha pensato: ormai questo non potrò più farlo. Non è nostalgia perchè la nostalgia è un sentimento legato a cose che abbiamo fatto e che ci mancano. Abbiamo nostalgia delle bambole, dei giocattoli, del Natale visto con gli occhi di bambini o di mamma o papà che ci prendono in braccio. Ciò di cui parlo invece è un sentimento più profondo, triste e intenso: è la consapevolezza di aver perso per sempre la possibilità di fare qualcosa, di vivere in un determinato modo, di diventare un certo tipo di persona. Ecco io questo non voglio provarlo mai.
E devo dire che sino ad ora nella mia vita ho avuto la fortuna di poter essere tutto quel che mi pareva. Se morissi oggi potrei dirmi soddisfatta della mia vita non perchè io abbia fatto grandi cose quanto perchè ho fatto delle cose, ho fatto tante cose. Ho viaggiato, ho imparato a parlare delle lingue straniere, ho letto tanto, ho sofferto e fatto soffrire, sono stata allegra, infantile, dissoluta, angosciata, innamorata, arrabbiata, chiaccherata, insultata, elogiata, ignorata. Ovviamente non ho fatto tutto quello che avrei potuto fare ma quello non può farlo quasi nessuno. Mi piace pensare di aver esaurito quante più possibilità possibili.Mi piace pensare che guardare la vita da quante più angolazioni possibili ci dia la possibilità di essere persone migliori. Io voglio essere una persona migliore, per diventarlo mi è necessario vivere tante cose.