Di amici e sensazioni.

Da Oliviabluebell
Settimana scorsa sono stata a una cena. Con amiche.
Una di quelle cene in cui si inizia a parlare di cose frivole e si finisce la conversazione sui percorsi di vita che ognuno sceglie e su quanto ciò possa influire sui rapporti con quelli che si sono sempre considerati amici.
Ci si scambiano opinioni e consigli, si discute su quanto sia meglio lasciar scivolare via il rapporto che ormai si è esaurito e conservarne un buon ricordo oppure, proprio in nome di quei vecchi tempi, tenersi ancora  una piccola finestrella aperta, per qualche conversazione sporadica.
Non è mai facile prendere quella decisione, staccare quel filo che ti lega a coloro i quali, fino a poco tempo prima, erano i tuoi amici mentre ora non sanno nemmeno cosa sta succedendo nella tua vita.
A me è successo.
Si rimane tristi, e anche male, nel vedere che quel gruppo con cui si era tanto affiatati ora si riunisce senza nemmeno considerarti e, quando capita di stare insieme, tu rimani comunque l'elemento estraneo.
Al contempo, almeno nel mio caso, c'è stato un altro tipo di tristezza, legata alla consapevolezza che quelle persone non si sono mai sforzate fino in fondo di capire i miei motivi, i perchè legati a certe azioni, a certe scelte, limitandosi a vedere l'aspetto più superficiale delle cose: io non uscivo più con loro.
Forse è stata un po' anche colpa mia che non ho mai voluto ascoltare o anche solo prendere in considerazione quella piccola vocina interiore che mi diceva che non ero mai propriamente me stessa, forse per paura che certi risvolti di me non sarebbero mai stati capiti e/o apprezzati e questo mi avrebbe allontanata da loro.
Poi succede che la vita cambia e prende una direzione diversa, incontri altre persone con cui ti senti subito a tuo agio e le serate non sono più andare in discoteca a ballare ma diventano un trascorrere le ore al pub, di fronte a una birra a parlare...e ti piace. Ti senti nel posto giusto, al tuo posto.
Ed è normale che una persona prediliga uscire con chi la fa sentire meglio e non chi la mette sempre, anche contro la sua volontà, al centro dell'attenzione.
Purtroppo questo mio "cambiamento", o forse dovrei dire maturazione, non è stato recepito in questo modo, non è stato visto come un "vediamo perchè Olivia non esce più con noi" ma è stato interpretato come un "non esce più con noi perchè non gli andiamo più bene o perchè preferisce uscire con qualcuno e quel qualcuno capita che ha anche degli amici e allora lei lo segue come un fedele cagnolino".
Se poi quel qualcuno odia le discoteche e non ama particolarmente ballare, ecco che diventa la causa di tutti i mali. Non sono io che sono cambiata ma è qualcuno che mi "impedisce" di essere me stessa, in base a quello che loro vedevano di me.
Mi sono sentita dire che avevo così tanta voglia di innamorarmi, di stare con qualcuno che mi sono accontentata del primo venuto. E quando stai iniziando a frequentare qualcuno non è una frase facile da digerire, soprattutto se proviene da chi ti si paventa come amico.
Io credo che a 20 anni sia giusto divertirsi, uscire tutti i sabati e tornare alle 4 di mattina stanca morta....quando cresci però è normale che le tue esigenze e anche le tue priorità cambiano.
Ed è proprio in questo che iniziò il nostro disallineamento.
Ho visto scivolare via lentamente quell'amicizia e la cosa più sconvolgente, o tranquillizzante a seconda dei punti di vista, è che ci sono rimasta male ma più in modo nostalgico, per ciò che era stato e che non c'era più e non perchè sentissi la loro mancanza.
Nonostante tutto decisi comunque di continuare sporadicamente a vederli ma poi, di fronte a una pizza, mi sono resa conto di no aver argomenti per fare conversazione, non riuscire ad andare oltre quel "come va? lavoro? tutto bene?" di circostanza. E lì ho capito che le strade si sono divise per sempre.
Decidere di allontanarsi del tutto o vedersi ogni tanto penso dipenda da molti fattori: la profondità del rapporto, l'intelligenza delle persone nel capire che si va avanti e si cambia ma soprattutto la volontà di mettersi a un tavolo e capire, parlarsi, confrontarsi.
Se manca questo credo che la soluzione non possa che essere una sola.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Modalità estiva 2015: ON

    Quando arriva l’estate, la Rete tende a svuotarsi. O quasi. Per questo, preferisco entrare in modalità estiva e ridurre i post del blog, ritornando a una... Leggere il seguito

    Il 21 giugno 2015 da   Bangorn
    DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI
  • Il treno dei sogni

    La bugia? Sono in debito di tempo. La verità? Sono in debito di sonno. La certezza? Ho tanti sogni nel cassetto. Dormo circa cinque ore a notte. Leggere il seguito

    Il 21 giugno 2015 da   Andrea Venturotti
    RACCONTI, TALENTI
  • Capelli, musica and stay rock in via Polese.

    Mi piace andare in studio e rimanere lì 10 0 12 ore al giorno. Lo adoro. Che cos’e? Non lo so. E’ la vita.Johnny Cash Nulla pesa ad un uomo se il proprio... Leggere il seguito

    Il 19 giugno 2015 da   Claudia Stritof
    CULTURA, DIARIO PERSONALE, LIFESTYLE
  • Trail Lepre Rossa 2015-terza parte

    Dove eravamo rimasti, e si alle mucche o vacche.....Dopo aver salutato le mucche tornate al pascolo, arriviamo alla Malga dove ci aspetta il ristoro, intravedo... Leggere il seguito

    Il 18 giugno 2015 da   Andrea Dugato
    DIARIO PERSONALE, SPORT
  • Oroscopo di oggi: 17 giugno

    MERCOLEDI 17 GIUGNO Astroamici bentornati all' oroscopo di oggi in pigiama. È mercoledi 17 giugno e ieri sono andata al pitti uomo ma dato che di questo evento... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Ginny
    HOBBY, PER LEI
  • "No alle etichette" con Ceres al Gay pride di Roma.

    Cari i miei follower, oggi a Roma c'è stato il Gay Pride e tra i tantissimi partner a questo evento vi era anche Ceres, che ha spogliato da ogni etichetta la... Leggere il seguito

    Il 14 giugno 2015 da   La Creativita Di Anna
    PER LEI