Di cambiamenti, innovazione e pitture rupestri

Creato il 22 ottobre 2014 da Pontomedusa @Pontomedusa

Caro WordPress, io sono un’abitudinaria, leggo la targhetta sopra l’ascensore (cit.), faccio sempre la stessa strada per andare a lavorare anche se atrofizza le sinapsi, e soprattutto odio i cambiamenti.

E tu, che fai? Prima mi cambi l’interfaccia di scrittura dei post, che non solo mi mette in crisi a livello personale, ma funziona anche male, perché si inceppa sulle condivisioni automatiche. Quando ho visto che si poteva ancora usare il metodo vecchio ho tirato un sospiro di sollievo, ed è inutile che continui a pubblicizzarmi l’interfaccia nuova, perché io non la userò mai, nemmeno se l’unica alternativa per scrivere il mio post fossero le pitture rupestri.

Ma tu, WordPress, non hai pietà per il mio equilibrio psicofisico, e oggi ti inventi di modificare radicalmente la pagina di gestione dei blog. Avevi già fatto dei piccoli cambiamenti qualche settimana fa, non pensare che non me ne fossi accorta, ma ho cercato di abbozzare. Ma adesso me l’hai rivoluzionata, non so più dove cliccare per aprire quello che mi interessa, e quindi ti odio.

Sì, io sono quella che si distrugge le spalle per portarsi in vacanza una decina di libri anziché un leggero ed agile Kindle. Ma il libro non si scarica, si può continuare a leggere anche se ci va un po’ d’acqua o di sabbia sopra, e puoi lasciarlo incustodito mentre vai in bagno, tanto non se lo ruba nessuno. Quindi insomma, ritengo che la mia avversione all’innovazione sia in alcuni casi giustificata, e ritengo di potere annunciare senza tema di smentita che le nuove interfacce fanno caghè.


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