Quindi mi sono data al “fai da te”. Il dolore e l’economia mi hanno portata ad acquistare il materiale e fare in casa. Vuoi mettere? Il risparmio. Il dolore controllato. E sì ché l’estetista strappa senza pietà. Io no. Se mi fa male aspetto, a costo di far durare il processo una o due ore. L’estetista è crudele per natura¹. Di solito mi chiudo in bagno, mi allontano da tutto e tutti e mi strappo anche l’anima.Profondamente odio quando qualcuno mi disturba o per giunta entra in bagno. Quel qualcuno, ovviamente, è Madre². Per sintetizzare: la persona che va al posto sbagliato al momento sbagliato e non sa nemmeno perché.L’avete incontrata? Vi è parso di averla intravista? Be’ avete conosciuto Madre. E’ come il video di Samara di Ring. Una volta che l’hai visto non te ne sbarazzi più. Torna, torna sempre. So’ 25 anni che torna. Ebbene, un mese fa, per bisettimanale consuetudine, ero tesa in bagno a depilarmi. Mentre mi contorcevo e mi rigiravo Madre entra, posa delle cosette e si ferma ad osservare.
Senza troppi giri di parole, mi stava osservando il culo.
- MA’! ma che stai a fa!?Senza nessun altro diritto di replica prese appuntamento. Sai per controllo, si fanno! – così mi ha detto.
- Hai un neo. Domani chiamo il dermatologo.
- Ma MA’! Non è un neo questo – frignando incazzata.
- E’ un controllo. Basta. Lo chiamo domani e andiamo.
Stamattina dimenticai la visita e, ovviamente, ho indossato l’intimo più brutto e più spaiato che potessi abbinare, e, per vestire di obbrobrio l’abominevole spettacolo che andavo a mostrare, dimenticai anche di fare la ceretta³. All’appuntamento ci sono andata, tragedia delle tragedie, senza correggere alcuno degli errori commessi in mattinata. Col ribrezzo di un dermatologo che allo scempio mostratogli avrà pensato “Va bè è una ragazzina” e ha conseguentemente appurato che “la ragazzina” c’ha venticinque maledettissimi anni compiuti e passati, abbiamo scoperto l’uovo di colombo: quello non era un neo!
Promemoria: Madre non deve più vedermi nuda!
[Fonte dell'immagine]¹Da piccola fui presa e messa su un lettino. Una signora grassottella stese un velo sulla gamba destra. Bollente come il caffè nero. Poi ci appiccicò una strisciola sopra. Mezzo istante dopo strappò. Ad azione corrisponde reazione. Le tirai un calcio. Urlai e piansi. Mi vestii e scappai. Avevo 12 anni. Non ci tornai più. E ho imparato a depilarmi da sola. No silkepil!
²Seguirà prima o poi post descrittivo su Madre.
³Grazie a dio, un fidanzato me lo sono già procurata ma devo comunque curarmi per un altro paio d’anni.