
"Ho ucciso 16 civili per divertimento" - Kabul, il sargente Robert Bales, soldato americano impiegato nel sud dell'Afghanistan durante lo scorso Marzo ha ammesso davanti alla corte marziale di aver compiuto una strage di civili e senza alcun motivo*. Il soldato ha ammesso di aver ucciso nella provincia di Kandahar 16 civili, tra cui 9 bambini. Bales si è assunto la responsabilità della carneficina ma una commissione d'inchiesta indipendente del governo afgano ha dimostrato che almeno 20 militari americani hanno partecipato al supplizio. Il giudice del caso, Jospeh Morse, ha affermato che il caso Bales è sconcertante dato che il militare ha ammesso di aver compiuto queste azioni mentre "era lucido, coerente e completamente in sé", è pur vero, tuttavia, che la irascibilità che il sergente Bales dichiara di aver sofferto in quel periodo, viene ricollegata all'uso di sostanze anabolizzanti. "Le assumevo tre volte alla settimana, per mantenermi snello, in forma per la missione. Ma mi rendevano irritabile".Notizie del genere non sono una novità. Nel gennaio scorso il video di alcuni Marines che urinavano su cadaveri talebani fece il giro del mondo. Due anni fa, quando un ex veterano (Ethan McCord) pentito fece conoscere un video in cui prigionieri iracheni venivano umiliati, imbavagliati e derisi da soldati statunitensi, pure in quell'occasione il mondo si scandalizzò. E credo che non ci sia bisogno di ricordare le agghiccianti foto scattate nell'istituto di detenzione di Abu Ghraib nel 2004.
A conti fatti posso ammettere che, personalmente, ciò che mi scandalizza è il senso di sorpresa della gente. Quasi ci si aspetti che un uomo sia pure un Marines addestrato, che rimane pur sempre un uomo, immesso in un teatro demenziale qual è quello della guerra, non perdi equilibrio e lucidità. Allora mi chiedo: Cosa si creda che sia la guerra? Che cosa ci si aspetta di sentire dai notiziari?
Quasi che la guerra sia scandita da azioni nobili e eroiche, ci scandalizziamo da quella notizia orribile che alla nostra disattenzione giunge come eccezione (Robert Bales, Ethan McCord, Abu Ghraib ect). La verità, per quanto possa sembrare banale, è questa: Il punto è la guerra. Non esiste alcun tipo di nobiltà nella guerra, alcun tipo di eroismo. Una dichiarazione di guerra è più scandalosa di un Robert Bales. L'occupazione decennale di un territorio è più agghiacciante di un Ethan McCord. Il senso di sorpresa della gente vale le ingiustizie di cento Abu Ghraib.
*Qui l'articolo de La Repubblica
