Sei un web designer e vuoi iniziare la tua carriera da freelance ma hai tanti dubbi che ti frenano? In questa mini guida voglio darti una mano a capire di cosa hai bisogno per iniziare, quali sono i tools gratuiti che puoi usare per la tua carriera e quali sono i costi iniziali. Se ti interessano questi consigli, continua a leggere qui sotto.
Quanto costa iniziare la vita da web designer indipendente?
Questa è la domanda più comune che mi viene posta dai web designer che sono dipendenti e si sono stancati di stare sotto padrone. Ti mostro un esempio di un profilo tipico di un freelance che ha appena iniziato la sua carriera:
- lavora da casa perché ha scelto di risparmiare sui costi di gestione dell’ufficio
- ha scelto il regime fiscale dei minimi per abbassare le spese di gestione della partita iva
Qui ti elenco una serie di costi e spese per avere una panoramica precisa di ciò che questo nuovo freelance affronterà:
I costi del commercialista
E’ una spesa fissa di cui questo freelance non potrà fare a meno, perché affidarsi ad un bravo commercialista è molto importante nella gestione della propria attività. Una spesa media si può aggirare attorno alle mille euro all’anno, ovviamente è una cifra di massima e dipende molto dal tipo di regime fiscale scelto. Nel caso del regime dei minimi, i costi per il commercialista non sono altissimi.
I contributi INPS
L’INSP è un costo fisso che deve versare il nostro web designer freelance perché nel momento in cui ha aperto l’attività, il suo commercialista lo ha obbligatoriamente iscritto a questo istituto statale. Il contributo INPS supera i tre mila euro all’anno (per la precisione al momento siamo attorno ai 3.347 euro).
I costi del regime dei minimi
In questo caso il freelance si è fatto consigliare dal suo commercialista ed ha scelto il regime dei minimi come posizione fiscale, paga solo il 5% di tasse sul fatturato che non deve superare i 30 mila euro lordi annuali, altrimenti esce fuori da questa partita iva agevolata ai fini del fisco. Le spese poi aumenteranno molto quando si passerà al regime ordinario, dove si aggiungeranno altre tasse da pagare.
I costi iniziali
Il nostro freelance è fortunato perché lavorando da casa non ha grosse spese fisse come l’ADSL, l’affitto di un proprio ufficio o le spese di trasporto. Quindi lui ha pagato i costi iniziali per un computer, una stampante e una licenza annuale per un pacchetto di software per la grafica e per la creazione di siti web.
Una stima di massima si aggira attorno ai 2-3 mila euro di spese iniziali per partire. Anche in questo caso, dipende molto dal tipo di attrezzatura acquistata e dalle licenze. Il nostro freelance ha ora un quadro abbastanza preciso delle spese annuali da mettere in conto per la gestione della sua attività.
Quali sono i tools utili per partire come web designer freelance?
Bene, visto che le spese non sono poche, il nostro freelance ha selezionato una serie di strumenti e servizi gratuiti o a basso costo. Ti elenco qui sotto i migliori che ha trovato e selezionato con cura, in base alle sue specifiche esigenze e grazie ai consigli di altri colleghi con qualche anno in più di esperienza sulle spalle:
- Fiscolo: software gratuito italiano per gestire fatture e non solo. E’ integrato anche con Resa, strumento utile per gestire i tempi lavorativi per ogni singolo progetto e capire quante ore sono state dedicate per un cliente specifico. Resa è un’ottima applicazione perché permette di comprendete quanto si guadagna ad ora.
- Evernote: software freeware utile per prendere appunti, raccogliere informazioni preziose, stampare e archiviare immagini di ispirazione per siti web o semplicemente per gestire i propri preferiti tutto in un unico spazio online.
- Skype: famoso programma gratuito per comunicare con i clienti e con i propri collaboratori via chat o a voce. Viene usato spesso dai freelance, per consulenze personalizzate a pagamento.
- DropBox: per condividere file di grandi dimensioni, documenti privati o bozze di siti da mostrare al cliente.
- Wunderlist: prezioso software web based per creare liste di cose da fare per singoli progetti e clienti. E’ inoltre possibile creare delle to do list condivise con altri collaboratori per gestire progetti condivisi.
- Balsamiq: per creare mockup di siti web da mostrare ai clienti. Esistono numerosi programmi di questo tipo, sono molto utili per mostrare una bozza di come dovranno essere disposti i contenuti delle pagine di un sito web. Aiuta molto per evitare fraintendimenti con il cliente e per partire con il piede giusto per la realizzazione del sito vero e proprio.
- Podio: prezioso programma online per collaborare con altri colleghi in remoto a singoli progetti.
- Toggl: Utile per gestire il proprio tempo lavorativo e organizzarsi al meglio ed evitare facili distrazioni.
- Google Drive: Famoso servizio di Google che offre un pacchetto completo per la gestione e l’archiviazione di dati. Comprende anche tutti i servizi di Google document che puoi paragonare e sostituire ai costosi programmi da ufficio come Microsoft Office. Ottimo strumento per ammortizzare le spese per costose licenze d’uso.
- Wetransfer: Applicazione freeware per trasferire file di grandi dimensioni senza doversi iscrivere. Utile quando bisogna passare a collaboratori immagini, documenti privati o file molto grandi.
Conclusioni
Questo post non vuole essere una guida esaustiva che elenca tutti i principali software da usare per la propria vita da freelance, ma è un punto di partenza per capire se hai la possibilità di partire in base ai costi iniziali che puoi affrontare per i primi due o tre anni di attività. Vuoi aggiungere altri tool alla lista dei dieci presenti qui sopra?