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Di date di feste nazionali

Creato il 11 febbraio 2011 da Anellidifum0

Di date di feste nazionaliVengo, come moltissimi in Italia, da una famiglia in parte fascista. Non solo i miei nonni (almeno quelli paterni, perché tra quelli materni erano per il Re molto prima che per chiunque altro, Mussolini incluso) ma anche i miei fratelli, nati e vissuti negli anni Sessanta, Settanta, Ottanta del XX secolo. Il 25 aprile in casa mia non si è mai festeggiato molto, perché segna, nella memoria di mio papà, il momento del dramma, della fuga a Novara, dei partigiani rossi “incredibilmente” avvolti dal Tricolore. Il mondo che si rovesciava. L’uccisione di mio nonno, da parte di un partigiano rosso dopo il 25 aprile, e poi coperto dal PCI.

E tuttavia, quello che scrive lui, mi pare abbia un senso, davanti a tante frasi senza senso sul 17 marzo:

quando ero piccolo mi hanno fatto vedere olocausto. che ci tenevano. e poi il venticinque aprile si andava alla manifestazione quella della mattina, nel quartiere. che si deponevano le corone di fiori dove erano morti i partigiani e cantavamo le canzoni che ci avevano insegnato a scuola il mese prima. ed i fascisti erano la merda. una che faceva schifissimo ed insieme strapuzzava.

queste cose me le hanno insegnate i miei genitori fin da subito. una cazzo di insegnante di religione delle elementari ed un segretario di sezione della democrazia cristiana. mi pare di ricordare che stava con quelli di zaccagnini.

suo padre era un fascista di quelli che quando c’era lui.

loro me le hanno insegnate, mica uno della volante rossa.

non so esattamente quando è diventata una roba così tanto solo nostra. nel novantaquattro forse, si è sbagliato? o prima? ad un certo punto è successo. perché c’è un motivo se di questa festa nazionale del diciassette in fondo non ce ne può fregar di meno. l’italia non ha il suo quattordici luglio e nemmeno il quattro ed avevano abolito il due di giugno, per quanto poco ci toccava. ché la nostra cazzo di festa nazionale è il venticinque aprile. e tutti noi dovremmo andare a pigliarli a schiaffi ad uno ad uno, per veder se gli torna in mente.

altro che gli appelli di napolitano.

ché l’italia ce l’aveva una festa. e non cade di marzo.


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