Magazine Cultura

Di distribuzione, rinnovi contrattuali e rinnovamenti - quattro scenari possibili per il 2011

Creato il 19 gennaio 2011 da Comixfactory

DI DISTRIBUZIONE, RINNOVI CONTRATTUALI E RINNOVAMENTI - QUATTRO SCENARI POSSIBILI PER IL 2011

comixfactory


Dicembre e Gennaio sono i mesi in cui si stilano classifiche, si valuta ciò che è stato e si tenta di valutare ciò che sarà. Si buttano giù elenchi, ci si propongono comportamenti e si pensa al futuro con fiducia e speranza. Non c'è blog, sito di informazione o forum sulle cui pagine non ci si imbatta in queste valutazioni. Negli ultimi tempi, noi ci siamo imbarcati in una serie di consoderazioni in cui (facendo tesoro delle previsioni di newsarama) abbiamo provato a immaginare quali saranno gli 11 eventi narrativi, storie o volumi, che maggiormente caratterizzeranno il 2011 del mercato statunitense. Ma in Italia? Quali saranno i fatti che faranno parlare di se appassionati e addetti ai lavori? Ovviamente non siamo in grado di rispondere a questo interrogativo... ma qualcosa abbiamo provato a immaginarlo. Valutando i fatti accaduti negli ultimi tempi, e di cui in parte abbiamo già parlato di recente, abbiamo provato a ipotizzare alcuni possibili scenari che potrebbero prendere vita nel corso di quest'anno. Proviamo ad analizzarli.
1. RINASCIMENTO BONELLI
Negli ultimi tempi la Sergio Bonelli Editore ha cambiato distributore da edicola, si è affidata ad un distributore per le fumetterie (Pan Distribuzione), ha affidato il licensing per la rappresentanza all'estero dei suoi prodotti alla Panini Comics, messo in cantiere due serie regolari (non miniserie), "scoperto" il colore (con i color fest, ma anche con una delle future miniserie che dovrebbe essere interamente a colori) e attivato una serie di collane spin-off per i suoi personaggi più famosi e popolari. Moltissimo per un editore spesso accusato di essere immobile e fermo sulle sue scelte editoriali. In realtà, e questa è cosa nota, i colossi fanno molta fatica a muoversi, ma quando cominciano a farlo niente li può arrestare. Il processo di rinnovamento della casa editrice di via Buonarroti non è iniziato adesso, è già da tempo, infatti, che si avverte un fermento fatto di piccoli e grandi cambiamenti, come il debutto delle miniserie o dei romanzi o l'ingresso nello staff organizzativo di Davide Bonelli (figlio di Sergio, entrato nella casa editrice di famiglia nel ruolo di responsabile dell'ufficio Marketing) o il passaggio di Mauro Marcheselli dal ruolo di curatore di Dylan Dog a quello di Direttore Editoriale della casa editrice milanese. Sembra proprio che la Bonelli si stia svecchiando e adattando al mercato del fumetto odierno, siamo certi che nel 2011 la casa editrice di Tex e Zagor coprirà un ruolo da protagonista anche in fumetteria.
2. MESSAGGERIE FUMETTI 
Dell'ingresso in fumetteria di Messaggerie Libri ne abbiamo ampiamente parlato (e torneremo a farlo, statene certi), ma l'ingresso nel settore del principale distributore per il mercato librario è cosa troppo grossa e importante per non rimarcarla. Come cambierà il mercato? Questo è, naturalmente, l'interrogativo che circola con insistenza di questi tempi e al quale, purtroppo, non siamo in grado di rispondere.
Qualcuno ipotizza che Messaggerie potrebbe traslare metodo e condizioni di lavoro applicate nel mercato della libreria di varia anche a quello del fumetto, senza mediazioni. Al momento non la riteniamo una strada immediatamente praticabile. Nel mondo del fumetto interagiscono attualmente grandi multinazionali ed editori che producono i fumetti nel sottoscala di casa propria, due (cento, un'infinità!) di anime che prima di poter accogliere delle regole tanto "aliene" dovranno normalizzarsi. Dal canto nostro ipotizziamo che Messaggerie applicherà un'organizzazione ibrida tra quella attuale e quella della varia.
3. IL FUTURO DELLA PLANETA DeAGOSTINI COMICS
La casa editrice spagnola è giunta in Italia nel 2006. Nei primi due anni di pubblicazione la Planeta ha rivoluzionato, nel bene e nel male, il mercato italiano introducendo nuovi formati editoriali, proponendo materiale classico e inedito, ristampe e abbassando gli standard qualitativi di grafica e traduzioni. Comportamenti e iniziative mutuate poi dagli altri editori del nostro paese. Da più di un anno  però la casa editrice di Barcellona sembra aver tirato i remi in barca. Al vertice dell'editore si sono avvicendati vari direttori e responsabili, ma la casa editrice sembra aver perso smalto e interesse nei confronti di ciò che produce (non dimentichiamoci che la Spagna sta attraversando una crisi economica gravissima), disinteressandosi soprattutto dell'Italia (come spiegare, altrimenti, il fatto che in cinque anni non sia stata designata una persona che parlasse a nome dell'editore ai lettori del nostro paese?). La proposta editoriale si è impoverita; in breve tempo sono spariti i prodotti francesi e spagnoli, gli arretrati sono diventati irreperibili, i prodotti editi appositamente per il mercato italiano si sono via via dileguati (sacrificati sull'altare delle coproduzioni). Se ricordiamo bene, a breve i diritti delle licenze DC Comics dovrebbero scadere. Siamo certi che la casa editrice sia interessata a rinnovarli? Quel che certo è che nel nostro paese c'è chi sarebbe interessato ad accaparrarseli...
4. IL RITORNO DELLA MARVEL ITALIA? 

Quindici anni fa circa la Marvel inaugurava la filiale italiana della casa delle idee. Il passo successivo fu quello di acquistare la Panini. Detenendo già la proprietà della Fleer la casa editrice di New York diventò il principale produttore di figurine del mondo. Questo non bastò a salvarla dal fallimento e dall'amministrazione controllata. Una situazione che la portò a vendere il vendibile per risanare i conti. Panini e Marvel Italia furono inglobate e vendute e da allora hanno più volte cambiato proprietari, ma la produzione di figurine dei calciatori e fumetti Marvel è rimasta una costante. Nel 2010, però, la Disney ha acquistato la Marvel. Dopo la naturale riorganizzazione in corso sul suolo americano (riorganizzazione il cui ultimo passo per il momento è la promozione di Axel Alonso al ruolo di editor-in-chief) è presumibile pensare che la casa editrice statunitense  tenda a organizzare anche i suoi rapporti con i licenziatari internazionali (di cui la panini è monopolista assoluta). E' plausibile che la Disney, già avendo una filiale italiana, lasci ad altri la pubblicazione dei suoi personaggi sul nostro suolo? Noi pensiamo di immaginare la risposta e le possibili soluzioni. Ne riparleremo prossimamente...

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :