So you can suck my dick if you don’t like my shit,
cause i was high when i wrote this so suck my dick.
Cause i don’t give a fuck if you don’t like my shit,
cause i was high when i wrote this so suck my dick.
In questi quattro versi sono racchiuse una cultura e una potenza incredibili e imprevedibili se solo pensiamo che il brano in questione è stato suonato ed interpretato nel 2000 e per giunta da un rapper bianco odiosissimo, poco televisivo ed estremamente politically scorrect.
Si trattava del classico caso umano tipico della società americana, il solito ragazzo cresciuto in un quartiere malfamato, senza soldi e senza affetti familiari e che aveva trovato il successo grazie alla musica, il rap, anche se il colore della sua pelle non era ben visto in un mondo dove la tinta dominante era leggermente più scura.