Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla. (T.Terzani)
Amo molto la lettura e sono convinta che una buona lettura è come un seme che piantiamo: nel tempo poi darà i suoi frutti.
Ci sono letture che non trasmettono nulla, altre, come diceva Calvino, “non finiscono mai di dire quel che hanno da dire” . Da loro attingo per guardarmi dentro, anche per correggermi qualche volta.
I libri sono, per certi versi, come le persone: trovi quelle che non ti trasmettono nulla, quelle il cui insegnamento lo capisci nel tempo del raccolto, quasi mai della semina, e quelle che immediatamente ti danno qualcosa, che lasciano il peso delle loro parole.
Di libri e di persone ne ho letti e conosciute tante e fino a qualche tempo fa “mi costringevo”, a volte davvero con fatica, per portare a termine una lettura, mi sembrava una mancanza di rispetto, la stessa cosa facevo con le persone, pur senza condividere il loro pensiero non ero capace di allontanarle da me, le subivo.
Penso che tutto questo sia sbagliato: se un libro non mi trasmette nulla non mi devo “obbligare” alla lettura, lo stesso vale per le persone. Non posso, e non voglio, avere vicino persone che non mi “lasciano” nulla.
Dopo i quaranta posso permettermelo!!!
Io non ho mai avuto una tristezza che un’ora di lettura non abbia dissipato. Charles Louis Montesquieu