E purtroppo sono finite anche le due settimane di assoluto relax nella nostra amata Jesolo.... nonostante l'estate un po' matta, il tempo non è stato male e abbiamo potuto goderci un po' di sole, di mare e di riposo...
e anche quest'anno non ci siamo persi il Concorso Internazionale della sculture di sabbia che stavolta aveva come tema il Rinascimento Italiano con opere di dieci fra i migliori scultori di sabbia al mondo... innegabile la bravura di questi artisti, anche se mi sembra che l'anno scorso la superficie dedicata a questo evento fosse un po' più estesa.....
e si è ritornati anche in cucina, nonostante la pochissima fame per via del caldo... ultimamente non faccio altro che tagliare ortaggi di ogni genere, cosa che peraltro trovo estremamente rilassante e non mi dispiace per niente fare... ma soprattutto, la verdura è, insieme alla frutta, la cosa che per adesso mangiamo più volentieri... e anche la ricetta che vi propongo oggi è a base essenzialmente di verdure... i protagonisti del piatto sono, infatti, oltre alla più conosciuta zucchina genovese, la zucchina lunga di Sicilia e tinnirumi, ovvero i germogli e le foglie della pianta di queste zucchine, di origine siciliana, come il mio fidanzato.... ed è proprio grazie a lui che ho assaggiato per la prima volta questa varietà di ortaggio.....quest'anno le abbiamo anche seminate in campagna e, proprio con una di quelle che abbiamo raccolto (o, meglio, un pezzo, visto che diventano lunghissime), ho pensato di fare questo primo che unisce sapori "cugini" ma in un piccolo gioco di contrasti che crea alla fine un tutt'uno piacevolissimo... non amo, infatti, in cucina come nella vita, le cose piatte, monotone... prediligo i contrasti, di colori, sapori, consistenze, profumi che si amalgamano insieme per creare nuove combinazioni... e in questa pasta la fresca croccantezza della zucchina cruda ricopre la dolce delicatezza della zucchina lunga e il piacevole gusto dei tinnirumi che avvolgono degli enormi anelli di pasta di un profumato grano duro... quella siciliana, non è una zucchina che è facilissimo trovare se abitate al Nord ma, se vi capita sotto mano, vi consiglio di non lasciatevela scappare!!
Il tinnirume, foglie e cime di cucuzzeddra siciliana, quella lunga, liscia, di un bianco appena allordato di verde, era stato cotto a puntino, era diventato di una tenerezza, di una delicatezza che Montalbano trovò addirittura struggente. Ad ogni boccone sentiva che il suo stomaco si puliziava, diventava specchiato come aveva visto fare a certi fachiri in televisione. "Come lo trova?" spiò la signora Angelina. "Leggiadro" disse Montalbano. E alla sorpresa dei due vecchi arrossì, si spiegò. "Mi perdonino, certe volte patisco d'aggettivazione imperfetta". Le triglie di scoglio, bollite e condite con oglio, limone e pitrosino, avevano la stessa leggerezza del tinnirume. Solo alla frutta il preside ripigliò la questione che gli aveva posto Montalbano. (da "Il cane di terracotta" di Andrea Camilleri, 1996)Anelli giganti alle 2 zucchine e tinniruma
Ingredienti per 2 persone:
- 180 g di anelli giganti
- Uno spicchio d'aglio
- Un pezzo di cipolla
- 200 g di zucchina lunga di Sicilia
- Una zucchina genovese
- Una bella manciata di tinniruma
- Qualche foglia di salvia
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale q. b.
In una padella rosolare l’aglio schiacciato e la cipolla tritata con un filo d'olio evo. Far insaporire qualche istante, dopodichè aggiungere la zucchina lunga raschiata (un po' come si fa per le carote) e tagliata a tocchetti. Unire anche i tinniruma lavati bene e tagliati a striscioline e far rosolare. Aggiungere un po' d'acqua calda e la salvia, salare e portare a cottura. Intanto, mettere a cuocere la pasta in acqua salata. Quando la pasta sarà cotta, farla saltare nella padella col condimento e impiattare completando ogni piatto con la zucchina cruda che avrete grattugiato non troppo finemente.