Anche nella regione della ‘povna si è fatto un gran parlare, ultimamente, del provvedimento che ha sancito la possibilità, per la grande distribuzione, di restare aperta la domenica.
“Bene!” – hanno commentato alcuni.
“Boh” – hanno chiarito altri.
“Molto male, così non si crea lavoro vero, anzi”; “Si impoveriscono domanda e offerta”; “Sciopero!” – hanno tuonato, in un molto significativo unisono, rappresentanti di Confcommercio e sindacati.
La ‘povna – che ai lavoretti ‘alimentari’ ha dedicato una costante porzione della sua vita giovane, anche se erano pagati il minimo previsto dal contratto, e a termine – dal canto suo aveva pensato che vedeva perfettamente l’interesse di catene e supermarket, e però, nello stesso tempo, non riusciva a valutare la notizia con l’indignazione civile e acritica che le veniva chiesto di manifestare. Sarà che, vissuta a lungo nel mondo anglosassone (ma più in generale all’estero), a certe cose si è abituata da tempo. Oppure più probabilmente che vale la sua già citata esperienza di studente, in nome della quale lei – per esempio facendo la trimestrale in biblioteca per due anni di seguito – ha messo da parte i soldi per pagarsi l’affitto quando fosse andata via da Hogwarts, alla fine del quarto anno; oppure (perché no) qualche piccolo lusso: il cineclub quando le pareva, un viaggio, la birretta – il tutto (va da sé) sempre senza chiedere soldi a casa. In ogni caso, sedatesi le prime e urlatissime polemiche, la questione sembrava essersi sopita così, naturalmente, lasciando l’onere della scelta a tutta una serie di casualità varie e non sempre ben chiarite nel dettaglio – secondo un costume tutto italiano.
Ieri però – mentre prendeva il caffè e sfogliava il quotidiano nel bar sotto quella che tra poco non sarà più la sua casetta – l’occhio è stato attirato da un articolo: pare infatti che all’annuncio fatto da un supermarket (che offre appunto lavoro per quattro domeniche al mese, contratto regolare, per un totale di 300 euro) abbiano risposto in circa quattromila studenti, che hanno inviato telematicamente il curriculum e si sono dichiarati ben disposti a lavorare.
Le pagine successive, sopra e sotto la notizia, riportavano critiche un po’ da ogni parte: negozianti al piccolo dettaglio, di nuovo associazioni sindacali, il movimento Cinque Stelle, persino la chiesa. E la ‘povna, ancora una volta, è stata presa in contropiede da una miopia interpretativa ricorrente che tutto annega in un identico provincialismo; e avrebbe voluto rispondere, sobriamente, che la mancanza di forme di lavoro di questo tipo articolate e costanti (e indirizzate soprattutto a giovani e studenti), in Italia, ancora all’alba del terzo millennio, è, in effetti, una vergogna. Che, certo, da sola non basta a spiegare come mai da noi lo stato sociale, il diritto allo studio, alla casa, al mantenimento restino ancora tutti attribuiti a quel surrogato proteiforme che prende il nome di “famiglia”; ma qualche aiuto a interpretare la situazione indubbiamente lo fornisce. E che 300 euro al mese vogliono dire (per esempio nel mercato della piccola città) una camera singola; e che pertanto lei non trova proprio niente di male che dei ragazzi tra i 18 e 25 anni scelgano di passare 4 domeniche al mese, per un trimestre, a guadagnarle con onorato sudore della fronte, invece che prenderle come dovute e garantite, da mamma e babbo, a casa.
E vorrebbe anche aggiungere, così, en passant (e non solo per amore di polemica), che il fatto che tutto questo sfugga (e sia sfuggito per gli scorsi quarant’anni) a coloro che dovrebbero tutelare i diritti del lavoratore (e dunque avere una visione progressiva della società tutta) le sembra soprattutto triste. O, peggio ancora, del tutto prevedibile. Ed è proprio questo che la fa arrabbiare.
Magazine Diario personale
Di negozi aperti la domenica, lavori pro tempore e 300 euro al mese
Creato il 16 aprile 2012 da Povna @povnaPossono interessarti anche questi articoli :
-
Convergenze parallele (osservazioni generali in margine agli Esami di Stato)
Ci sono cose che non si possono pubblicare in forma narrativa, o per lo meno non in tutti i tempi. Così, mentre l’attesa degli esiti ufficiali degli orali... Leggere il seguito
Da Povna
DIARIO PERSONALE, PER LEI, SCUOLA -
Che lavoro fai???? vivo!!
Rifletto spesso , forse troppo sulla mia vita attuale , non amo i paragoni con il prima , preferisco concentrarmi sul QUI E ORA , per questo ancora di più mi... Leggere il seguito
Da Riccardomichela
CONSIGLI UTILI, PER LEI -
Banalizzazione della morte
L'Uomo uccide. Il mito di Caino è sempre vivo e presente. Il secolo scorso, in cui io sono nata, si è caratterizzato per orribili bagni di sangue in cui, anche... Leggere il seguito
Da Ritacoltellese
DIARIO PERSONALE -
Quel che resta del viaggio – guida rapida su Melbourne e Victoria
In preda a un jet-lag che mi fa addormentare alle dieci della sera e svegliare alle sei del mattino, ho ripreso la mia vita a Barcellona. Sono scesa dall'aereo... Leggere il seguito
Da Giulia Calli
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Wishlist ROMWE
ciao ragazze,da poco collaboro con ROMWE, sito molto carino dove si possono trovare un sacco di capi d'abbigliamento super trendy e a poco prezzo.Oggi voglio... Leggere il seguito
Da Greenfra
BELLEZZA, PER LEI -
Quick Review - Bottega Verde - Bagnodoccia Riso Venere
La mia esperienza: Vi avevo accennato qui della mia esperienza super positiva con questo prodotto (mentre recensivo la crema mani della stessa linea), quindi... Leggere il seguito
Da Vanillabeauty
BELLEZZA, PER LEI