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Di nuovo sull'asp

Creato il 14 luglio 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

DI NUOVO SULL'ASPLo penso e lo dico. Abbiamo le città più scalcinate dell'Europa occidentale. I regolamenti più cervellotici, la magistratura più lenta e più politicizzata, le Camere più inconcludenti, i partiti più arroganti, le poste più grottesche, la montagne più franose, la malavita più organizzata, il traffico più caotico, il fisco più esoso, l'evasione fiscale più generalizzata, i parcheggi più sporadici, la burocrazia più indecifrabile, la corruzione più ramificata, e... potrei continuare. 
Mille ragioni possono essere invocate per spiegare un disordine di un Paese che è unico al mondo: storia, geografia, fascismo, antifascismo, controriforma e riforme, trasformazioni incompiute, rivoluzioni minacciate.
Oltre. l`Italia ha due problemi nel comparto dei conti pubblici: la spesa annuale che forma il deficit, cioè l`ammontare di quanto spende lo Stato rispetto alle entrate, e il debito pubblico, pari al 120 per cento del Pil.
Non mi dispiacerebbe se un governo , andando contro un tabù, cercasse di aggredire il debito pubblico ragionando sulla vendita di una parte di quelle "cose" che lo Stato detiene, ma che non sta scritto da nessuna parte debba possedere.
Ecco, Fidenza è un granello di sabbia dentro questo contesto e le elezioni amministrative del giugno scorso hanno rappresentato, per i principali partiti politici, soprattutto un tentativo di recupero di consenso e di controllo sociale, visto l'astensionismo oltre il 50%, solo in parte recuperato. Nel merito, al di la delle promesse elettorali (saluti al marinaio), Il rischio è nel metodo, quello di un déjà vù. prequel e sequel di un film già visto e di futura programmazione con altri attori.
E ritorniamo a scrivere dell' ASP, struttura pubblica che si prende cura delle persone più in difficoltà: E' noto, conti alla mano, che il Distretto di Fidenza, a differenza di quello di Parma, offre un servizio di qualità con bilanci in attivo. 
Lo dico da liberale, sarebbe una bestialità smontare una struttura pubblica di servizi alla persona che funziona e produce utili, per fare entrare non il libero mercato, il che avrebbe una qualche ragione, ma il privato sotto forma cooperativa e in regime di quasi monopolio, spacchettando l'ASP lasciando alla gestione pubblica nicchie di mercato marginali che produrranno passività mentre il privato cooperativo macinerà utili, contradicendo la stessa legge regionale 26 luglio 2013 n. 12 che, all'art.6, prevede si l'ingresso dei privati ma “sulla base di motivate ragioni di opportunità e di economicità, comprovata da specifiche valutazioni economiche”.
Bene, Renzi o non Renzi, un minuto dopo l'insediamento a Sindaco di Massari, l'intero Pd con i suoi sindaci e con quelli di Forza Italia a far da palo, fregandosene delle "motivate ragioni di economicità" baipassando la normale procedura ha deciso di spacchettare l'ASP a tutto vantaggio di due cooperative... insomma, la solita storia del solito vecchio PCI.
Così è, anche se non pare.
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