Nonostante i piedi che si gonfiano come quelli di Shrek, il fatto che mi sento avvenente come Mariangela Fantozzi, un occasionale reflusso gastrico, ritengo che la gravidanza sia uno stato in cui il corpo deve produrre una qualche droga naturale che ti fa dire a tutti col sorriso "mi sento benissimo!".
Quello di cui sono veramente stufa è di dover andare almeno una volta la settimana al distretto sanitario per un prelievo, una ricetta, un'impegnativa o una combo di queste cose.
Ecco, è più aderente alla realtà dire che a quaranta settimane suonate mi si è abbassata notevolmente la soglia della tolleranza e, mentre fino a poco fa ero capace di reagire con stoicismo agli sbattimenti della vita, adesso la cosa mi riesce sempre più dura e il distretto sanitario, ma soprattutto la fauna che lo popola, mettono a dura prova i miei nervi.
Posso passare ancora sopra alle incoerenze del sistema sanitario, che mi costringe a muovere i piedini fino al distretto, sotto il sole o la pioggia, solo per ritirare in cartaceo (e perché non scolpito su pietra?) l'esito degli esami del sangue quando la macchinetta per il pagamento col bancomat è guasta. O anche di quelle che, quando non è in vena, causano le lamentele del mio medico, lamentele del tipo "non sono mica un distributore automatico di impegnative, solo perché in ospedale non hanno voglia di farle!".
Eh già, come se io mi divertissi a fare su e giù come uno yoyo.
Passi questo. In fin dei conti essere incinta e occuparmi di queste faccende è attualmente il mio lavoro e è mio dovere svolgerlo al meglio.
Il distretto sanitario mi snerva perchè è popolato da una fauna di anziani aciderrimi che hanno preso la sala d'attesa per il bar sport: fanno e disfano governi, sparlano anche di Ghandi, ma soprattutto si lamentano del prossimo che non ha rispetto, che vuole fare il furbo a loro spese, che vuole la vita comoda, che non ha più i principi che avevano loro... (ad libitum).
lo so, ci ho già scritto un post, sull'insostenibile acidità dell'anziano, ma visite frequenti alla suddetta sala d'attesa mi hanno fatto scoprire che si trattava solo della punta dell'iceberg.
Che dire di quella volta in cui un uomo, anziano tanto quanto il branco, è caduto come un pero davanti a tutti per un malore, battendo violentemente la testa su di un tavolo?
Credete che qualche vecchio si sia alzato per vedere se fosse vivo o morto? Macchè.
La sottoscritta a qualcosa come trentaerotte settimane ha chiamato il medico nello studio, ha chiamato l'ambulanza ed è stata sul pavimento con l'anziano colto da malore fino a che sono arrivati i soccorsi.
Ci mancava poco che gli altri lo accusassero di aver escogitato quello stratagemma per saltare la coda.
Solo una vecchia, dopo circa dieci minuti dall'accaduto, ha detto alla vicina "ciò, bisognerebbe chiamare l'ambulanza".
Giuro.
Ieri il club delle vecchie però ha superato il limite.
Io stavo facendo la mia coda e leggevo una rivista quando una di un gruppo di tre nonne sedute sulle sedie di fronte a me mi ha indicata:
- Potremmo farla passare avanti...Questa la risposta di una delle sue amiche.
- Beh, stiamo male anche noi, mica solo lei!
Intendiamoci, non volevo passare avanti proprio a nessuno e non avevo chiesto niente, quindi perché una risposta così acida aggratis?
Poi è stato quasi un bene che non sia entrata nell'ambulatorio perché mi sarei persa una chicca: la spiegazione della terza anziana alle altre due su cosa è accaduto in Irlanda grazie al referendum sull'omosessualità.
Teacher (T): Che poi, 'sti gay, per me sono persone come me e te, ma non capisco perché si vogliono sposare. Perchè vogliono sposarsi? Non possono sposarsi perchè non è giusto!Una volta mio nonno si addormentò durante il tg mentre stavano trasmettendo un servizio su Saddam Hussein. Al suo risveglio deve essere stato trasmesso un film sui gangster, perchè lui era fermamente convinto che il tg avesse trasmesso le immagini esclusive di Saddam Hussein che, durante una cena, si alzava da tavola con un mitra in mano e uccideva tutti solo perchè si erano lamentati del cibo. E guai a contraddirlo.
Student1 (S1): Hai sentito in Irlanda che cosa è successo?
Student2 (S2): No ma spiegatemi cosa è successo, che non ho mica capito tanto bene.
T: Eh, cara mia, robe brutte... Adesso in Irlanda, che è qua attaccata, i gay possono sposarsi, come te e tuo marito, per dirti.
Credo che a quell'anziana sia capitata una cosa del genere perchè altrimenti non si spiegano le bestialità che seguono.
T: Adesso i gay si possono sposare, ma non solo: è passata una legge che dice che tolgono i bambini alle famiglie normali che hanno dei problemi, dove per esempio il papà beve o è violento, per darli ai gay.Ecco, se non vi ha scandalizzato abbastanza questa conversazione farcita di pregiudizio e totale ignoranza dei fatti, provate per un attimo a pensare che queste persone vanno a votare. Così, in possesso di queste informazioni, senza benchè minima cognizione di causa, queste persone, signore e signori, votano e decidono il nostro destino come me e voi.
S2: Nooo...
T: Ti pare giusto?
S1: Neanche per sogno. I bambini devono rimanere nelle famiglie normali.
T: Che poi sarà sempre meglio restare a casa con un papà che beve piuttosto che vivere in una casa con due gay. Che poi i bambini si confondono: crescono pensando che sia normale avere due mamma o due papà, poi vanno a scuola e capiscono che le famiglie normali hanno una mamma e un papà.
S1: Come fanno a capire chi sia la mamma e chi il papà?
T: E' impossibile! Perchè i gay vogliono fare i figli in laboratorio mescolando (spiegazione accompagnata da un gesto della mano, ndr) i geni di tutti quanti, quindi è impossibile per quei bambini capire chi siano la mamma e chi il papà.
S2: E possono farlo?
T: In Irlanda adesso sì! E vedrai che prima o poi lo faranno anche da noi...
Lo sentite il brivido?
La Redazione