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di orti e giardini

Creato il 08 aprile 2011 da Atlantidelibri
PIA PERA, LE VIE DELL’ORTO, Terre di mezzo

Massimo e i pomodori sfemminellati, il Maestro Angelo, i chicchi e le bacche di Emanuela, Franco il “bricoleur”, la Signora Rosina che regala cavolfiori e zucchine al primo che incontra per strada… Pia Pera entra negli orti di tredici ortolani per raccontarci l’amore che li lega alla terra e svelarci alcuni semplici accorgimenti per coltivarla, sia in campagna sia in città, anche solo sul terrazzo o sul balcone di casa.

“Ci tenevo a trasmettere il sapore e il gusto di certe vite trascorse in un sereno corpo a corpo con la terra” spiega l’autrice. Perché oggi occuparsi dell’orto è una passione controcorrente, quasi un percorso interiore: “Nel mio apprendistato ho conosciuto persone meravigliose in cui ho trovato qualcosa di prezioso, qualcosa di cui vorrei restasse traccia, e soprattutto la forza d’animo necessaria a difendere il nostro diritto più osteggiato: quello alla semplicità”.

Pia Pera ha scritto di natura, paesaggio e giardino in L’orto di un perdigiorno (Ponte alle Grazie, poi TEA), Il giardino che vorrei (Electa), Contro il giardino (Ponte alle Grazie), Giardino&Ortoterapia. Coltivando la terrà si coltiva anche la felicità (Salani). Nel marzo 2006 ha ideato il portale ortidipace.org. Vive tra un giardino di collina e un orto di montagna, in Lucchesia.

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Cushnie John, Giardinaggio per piccoli spazi,Corbaccio

“Giardino” e “piccolo” sembrano due parole in contraddizione: voi avete in mente grandi spazi, boschi ombrosi, romantici roseti… e invece a disposizione avete un terrazzino ventoso, un cortiletto interno, o un fazzoletto di terra davanti alla porta di ingresso. Ma, come spiega John Cushnie, gli spazi ristretti non impediscono affatto di avere un giardino, costringono semplicemente a essere più creativi. Semplici accorgimenti possono fare la differenza dando l’impressione di uno spazio assai più ampio che nella realtà, come ad esempio l’utilizzo delle linee curve nelle bordure delle aiuole e il posizionamento di uno specchio o di un tromp l’oeil sulla parete di un terrazzo. In questo libro illustrato troverete consigli sulla scelta e la collocazione di ogni tipo di pianta e sulla progettazione dettagliata del vostro piccolo giardino, dalla scelta dei materiali all’arredamento e all’illuminazione, per farne il luogo più amato e confortevole di casa vostra

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Borghi Cristina, Un giardino per stare bene, Apogeo

La medicina, oggi, cura la malattia e non il malato e tende a deresponsabilizzare le persone nei confronti del proprio benessere. Il rimedio all’infelicità è lo psicologo o lo psichiatra, il rimedio alla salute è il medico, e il paziente esegue, passivo. L’opera parte da queste riflessioni per stimolare il lettore a contribuire in prima persona al proprio benessere: stare nel verde e occuparsi del verde indubbiamente aiuta. È un complemento della cura, perché in molti casi l’esercizio fisico in giardino e nei parchi previene le “malattie della civiltà” (obesità, diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi e cancro) e la natura, tutta, distrae dalla propria condizione di disagio, aiuta le persone a farsi parte attiva nella guarigione e ad acquisire il controllo sulla malattia; non ultimo, diminuisce lo stress, sintomo più frequente nella malattia e condizione che ne favorisce l’insorgere. Il testo, scritto da un medico, non misconosce i progressi della medicina convenzionale, ma vuole sottolineare che il benessere non passa solo attraverso la salute del corpo ma, soprattutto, attraverso l’educazione ai pensieri e alle azioni positive, all’esercizio della volontà, alla disponibilità della bellezza e dell’armonia, ovunque, e attraverso la cura di altri esseri viventi: le piante. Vi sono inizialmente descritte le diverse modalità curative del verde e della natura per arrivare a una seconda parte “operativa”.

 



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