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di patti segreti e passaggi un po' così

Da Naimablu

di patti segreti e passaggi un po' cosìAngelo Savelli, Senza titolo
La matita scivola veloce sul piano bianco. Scivola e lascia una traccia netta e tante altre possibilità nell’ombra di una sbavatura distratta, poi un’altra e un’altra ancora. Potrebbe anche andare così, la matita svirgola in basso a destra. Prendo la gomma e cancello la sbavatura, ma le gomme e le matite, anche se nessuno lo sa, hanno un patto: lasciare passaggi segreti! Le sbavature delle matite sono passaggi segreti per chi crede ai fantasmi e alle tende che svolazzano senza spostamenti d’aria. Gli occhi corrono e scorrono strade invisibili, indicazioni incise su tavole di legno e tele bianche. Non lenzuola, quelle servono per svolazzare e spaventare. Buh! Ha fatto qualcuno dal sentiero a sinistra, scivolata della gomma con recupero accondiscendente della matita sorniona. Le matite e le gomme hanno un patto, non dimenticarlo mai. La traccia sembra netta, vuole essere netta, ce la mette proprio tutta a essere netta se non fosse per quell’assurdo patto e per quei passaggi segreti che di scomparire non ne vogliono proprio sapere. Un’altra cosa che devi sapere è che i passaggi segreti hanno osservato di nascosto i fantasmi e hanno imparato a scomparire, proprio quando li cerchi per assicurati d’aver eliminato ogni traccia. Non li trovi. Scomparsi. In un puff. Hai mai visto un fantasma che scompare per sempre? No. Funziona così anche per i passaggi segreti. Aspetta, tu hai visto un fantasma! Io no, ma credo nei passaggi segreti, ho una matita che svirgoletta a modo suo e una gomma che fa chiaro scuro quando le pare. Mi mancano i fantasmi, ma per quelli c’è tempo, ah se c’è tempo!

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