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Di Pietro a Vendola, “l’Idv ti sostiene per governare non per passeggiare”

Creato il 25 novembre 2010 da Lalternativa

”In Puglia da poco vi e’ stato il rinnovo del Consiglio regionale con una conferma a governatore del presidente Vendola. Gli abbiamo dato la fiducia per governare. Quindi continueremo a dargli la fiducia convinta per governare, un po’ meno convinta per andare in giro a passeggiare”. Con queste parole il leadr dell’idv, Antonio Di Pietro, stasera a Bari ha risposto a quanti gli cheidevano di commentare l’attuale situazione politica pugliese.

Di Pietro, ma secondo lei Vendola ce la fa o no a battere Bersani alle primarie con le quali il centrosinistra sceglierà il candidato-criptonite contro Berlusconi?

”Io credo che prima di parlare di Bersani e di Vendola, bisogna parlare se si fanno o non si fanno le primarie, se si va a votare o non si va a votare. Mettersi a discutere di primarie, e di chi e’ il primo che si mette in fila, senza spaere se il 14 il governo Berlusconi venga sfiduciato o meno, mi pare del tutto fuori tempo e fuori luogo. Proprio in questi minuti, mentre stiamo parlando, la grande ministra Mara Carfagna che l’altro giorno aveva detto ‘mi dimetto dal partito, dal Popolo delle liberta’ e da parlamentare, oggi ha cambiato idea. Berluconi ha infatti detto: ‘ci ho parlato e’ rientrata”’.

Cosa vuol dire?

“Voglio dire che invece di continuare a correre appresso alla luna, e a prepararsi alle elezioni che vengono, occupiamoci di governare il territorio per quanto riguarda Vendola; e di fare opposizione per quanto riguarda Di Pietro; e di fare vivere il partito di maggioranza relativo per quanto riguarda Bersani. Ognuno di noi faccia il proprio lavoro senza pensare che sia tutto gia’ liberato e che domani mattina si va a votare. Io che sto in Parlamento le vedo tutti i giorni le compravendite, gli accordi sottobanco, gli inciuci. E quindi fino a quando non vedo il gatto nel sacco non ci credo”.

Ma se il 14 dicembre il governo non cadrà cosa farete?

“Si continuera’ a fare opposizione, non si puo’ fare altro. La verita’ e’ molto semplice: oggi abbiamo una parte del Parlamento, della maggioranza, che ha fatto un partito facendo credere agli italiani che l’ha dovuto fare per forza. Si e’ staccato dall’altra parte della maggioranza, dal Pdl, perche’ c’e’ una questione morale grossa come una casa. Perché c’e’ un presidente del Consiglio che ha impegnato il Parlamento e le isituzioni solo per farsi leggi ad uso e consumo proprio; perché i conti sono allo sfascio; perché su alcuni temi fondamentali, come la solidarieta’, le difese delle fasce sociali piu’ deboli e la difesa della legalita’, questo governo ha fallito. Lo ha detto addirittura un altro ministro: anche la Carfagna ha detto che questo governo ha un grosso problema morale. La Carfagna però e’ rientrata oggi e se il 14 rientra anche Fini, vuol dire che sono complici e che hanno fatto solo finta di denunciare il caso per conquistare solo un po’ di visibilita’ in più”.

Che ne pensa degli utlimi tormentati rapporti fra Berlusconi a Casini?

“Io credo che sia un errore chiedere a un leader di partito, dell’Italai dei valori, di fare la pubblicita’ agli altri leader di partito. Se lei mi cheide cosa faccio io le rispondo, ma cosa fa Casini lo chieda a Casini”.

E delle ultime incursioni di Berlusconi in trasmissioni Rai?

“L’Italia del valori, dal primo giorno che Berlusconi si e’ messo a fare politica, ha denunciato il grave conflitto di interessi. E ancora adesso denunciamo l’irresponsabilita’ di tutti quei politici e di quei partiti che hanno avuto la possibilita’ di bloccare questo scempio e che invece non l’hanno fatto. Oggi come oggi c’e’ una mozione in Parlamento che reclama maggiore pluralismo nell’informazione. Una mozione che doveva essere votata gia’ ieri ma poi si e’ alzato Casini e ha detto ‘sa, forse ci dobbiamo ripensare perche’ alla Rai ognuno di noi ci ha messo qualcuno e vale per tutti’. Allora mi sono alzato io e gli ho detto: meno che per noi dell’Italia dei valori, noi non ci abbiamo messo nessuno perche’ la Rai dovrebbe essere l’informazione pubblica per tutti i cittadini”.


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