Il vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana, disse tempo fa “la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici“. Chissà a cosa si riferiva? Parole suggestive che poggiano sulla retorica del vuoto. Già, perché oggi, di fronte a un impegno pubblico molto importante per tutta la collettività come può essere un referendum, fa dire dal suo segretario: “Monsignore preferisce non esprimersi. La questione non attiene a temi che riguardano direttamente la fede“ (La Stampa). La salute non è di competenza della Chiesa, ma l’uso dei preservativi sì! Bene! Ricordiamoci di quella frase quando il vescovo si occuperà di matrimoni gay, di adozioni ai single e di tutte quelle cose che riguardano la nostra sfera affettivo-sessuale che non compete a chi, per motivi di fede, ha fatto voto di castità.