Non so quante volte vi ho detto come la penso sull'argomento peso e accettazione del proprio fisico. Basta che cerchiate il tag il pane e le rose o il mondo che vorrei. Vi linko qui l'ultimo post in merito, giusto per darvi un'idea. E insomma, sono una dai bei proclami (bene). E credo a ogni singola parola che vi ho scritto (ci mancherebbe).Epppure, all'idea di mettermi in costume mi sono fatta assalire dall'imbarazzo e dal disagio. A dispetto di tutta la mia consapevolezza, delle mie letture, delle nostre discussioni: la pressione del "modello perfetto" si fa sentire, ogni singola volta.
Non so dirvi quanta rabbia mi fa aver fatto tanta fatica per smontare certe dinamiche ed esserne ancora perfettamente vittima. Predico meglio di quanto razzolo. Devo essere stupida, non c'è alternativa. Ricorrere a tutta la mia razionalità, fare appello alle mie convizioni, ricordare i vostri post (quello di Anna Venere, quello di Takiko o quello di Deirdre, per fare alcuni esempi) ripetermi i complimenti di chi mi ama. Tutta questa fatica solo per mettermi stesa su un lettino a leggere un libro. Decisamente, devo essere stupida.Però no, non me lo metto il pareo sui fianchi. E no, non lo sopporto il costume intero. E soprattutto no, io non cedo. Non è ancora arrivato il giorno in cui io non viva quel minuto di disagio in spiaggia - intendiamoci, non è che passi tutto il tempo così: ma il primo minuto sì- ma arriverà. Ci sto lavorando su. E quando dico che ci sto lavorando non intendo dire che mi sono messa a dieta e che l'anno prossimo la prova costume non mi farà paura. Intendo dire che verrà il giorno in cui non avrò nemmeno un picosecondo di disagio mettendomi in costume.A prescindere dal mio peso. Allora ho pensato che se lo dico qui, e se ora voi foste così buone da spernacchiarmi un po', ecco, sarebbe d'aiuto per il prossimo fine settimana marino.
Per favore, spernacchiate senza timori.