Confermando il post precedente, anche quest’anno son stata una carogna. Ma, a differenza del Grinch, non ho rubato i regali, piuttosto li ho messi in vendita su ebay. è finito il tempo dei falsi sorrisetti solo per non turbare l’ego tirchio e pacchiano della zia di turno! In tempi di saldi è bene racimolare fino all’ultimo centesimo (facendo spazio nell’armadio).
Queste delizie croccantose sono un dolce secco tipico laziale. Per anni sono andata alla ricerca della ricetta perfetta, gelosamente custodita dalle “vecchie de paese” e tramandate solo in punto di morte alla nipote preferita. Non avendo una nonna “paesana purosangue” e non rappresentando la figura di brava nipotina devota, ho passato gli ultimi due anni a fare prove su prove,senza mai sentire quel profumo idilliaco che gli ingredienti creano una volta uniti fra loro.
Poi, è arrivato il capodanno. Rifiutandomi di spendere tutti i soldi racimolati per la laurea, ho optato per una serata lowcost in casa di amici di amici. In breve: il coinquilinodelragazzodiunamiaamicadell’università ha organizzato a casa una festa ad alto tasso omosessuale (sembrava di essere dentro un film di Ozpetek) e culinario. Insomma, una serata all’insegna delle risate, del fashion estremo, del mangiar bene (e tanto!) e delle pacche sul culo. L’unica cosa che ho dovuto fare (oltre che pagare 20euro) è stato un dolce tipico della mia regione. Così, c’ho riprovato.. e stavolta è stato un successo!!!
Ingredienti:
- 200 ml di olio extravergine d’oliva
- 250 ml di vino ROSSO
- 350 gr di zucchero
- 700gr (circa) di farina bianca 00
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1/2 limone grattugiato
- 1 bicchierino di liquore dolce
- semi di finocchietto selvatico QB
Procedimento:
- Setacciate la farina e disponetela a fontana, quindi unite lo zucchero ed il lievito
- Aggiungete il vino poco alla volta e l’olio e, sempre mescolando, incorporate il limone grattugiato, il liquore ed il finocchietto
- Lavorate l’impasto per amalgamare il tutto fino ad ottenere una pasta omogenea e viscosa (vi rendete conto che siete arrivati se l’impasto si muove in blocco quando inclinate la ciotola). A seconda del vino ed olio può servire più o meno farina, voi però regolatevi con le dosi che vi ho scritto.
- Formate delle ciambelline (con una quantità di impasto pari ad una noce) e ricopritele di zucchero. In alternativa, se l’impasto risulta essere troppo appiccicoso da lavorare, dategli una prima forma, mettete dello zucchero in un piatto e lì fate roteare la ciambellina. questa si allargherà in modo omogeneo e verrà automaticamente ricoperta di zucchero.
- Fate cuocere in forno a 180° fino a farle diventare dorate (poco, fidatevi!)
Una volta pronte fatele raffreddare per benino e assaporatele inzuppandole/pucciandole in un buon passito.
E bona notte ar secchio!