Mi accorgo sempre più spesso di essere abitudinaria, cosa che sembra quasi in contraddizione con la mia voglia di mettermi perennemente in discussione, di cercare novità e spunti di riflessione.
Invece mi piace e mi rassicura quel fare sempre le stesse cose, come il mio caffè al bar la mattina o mettere a posto casa prima di andare a letto, oppure avere quel tempo per me, dopo pranzo, per sedermi vicino al computer. Leggere la sera prima di dormire.
Piccole cose che però nel tempo acquistano quasi il valore di un rito e profumano di me, della mia giornata, del mio essere al mondo.
Allora ecco che il caffè al bar la mattina è un momento di stacco dalla vita casalinga, la mia pausa fatta di chiacchiere con chiunque capiti nel bar. Oppure mettere a posto casa significa essere stata “efficiente” ma soprattutto darmi la possibilità di svegliarmi la mattina senza ansie da casalinga affaccendata.
La pausa del dopo pranzo è il mio appuntamento con voi, ma anche con me stessa, per scrivere, confrontarmi, rivedere anche cose di me.
Tutto scandito e quando qualcosa sfuma mi innervosisco perché, stupidamente, mi sembra di perdere il controllo di me stessa.
Queste cose, ripetute nel tempo, sono per me come un sedativo. Mi calmano e scandiscono il mio tempo.
Per voi è così oppure cavalcate il momento così come viene?
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