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Di vestiti bianchi e Hummus profumati

Creato il 13 luglio 2015 da Agipsyinthekitchen

Quando mi sento bene? Quando mi sento così felice e serena da quasi non sentire il peso gravitazionale di ogni incombenza?

Succede quando la mattina ha l’aria frizzante. Quando i miei capelli diventano filtri di sole perché li lascio asciugare nella giornata fatta di caldo e cielo blu. O quando porto la mia Iris a camminare, in quelle domeniche di ottobre che il fogliame è tutto rosso e giallo. Mi rende serena svegliarmi e allungare la mano verso il mio compagno, che dorme ancora e io posso disegnare mappature di baci sulla sua schiena.
Mi sento bellissima quando guardo un tramonto, magari dal balcone di casa nostra dove c’è il pavimento bollente da tutta la giornata e io sono a piedi nudi e magri capelli bagnati, e vicino a me una bottiglia di traminer alsaziano.
Mi sento forte, quando guardo in faccia le mie paure e magari quelle rimangono, rimangono lì, ma so che ho tutti gli strumenti per razionalizzarle e superarle. Non è mai stato facile: ogni giorno mi sveglio e mi trovo a dialogare con timori e aspettative, il tutto condito dall’ombra del fallimento.

Eppure siamo in piedi, camminiamo e portiamo avanti le nostre battaglie. Di una cosa dobbiamo essere certi: la vita felice non la troviamo come un mazzo di peonie al sabato mattina, insieme ai quotidiani e un croissant, così….La vita felice si compie. Ed è fatta di cambiamenti, di sfide e di lacrime. Di grandi sorrisi. Di ostacoli superati. Di speranze attese e inattese.

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E’ fatta da persone che ci fraintendono. Persone che mosse da battaglie di ripicche e di gelosia preferiscono parlar dietro di noi, invece che con noi. Persone a cui non interessa il bene che si fa, ma guardano solo ai loro fallimenti, incolpandoti di tali sciagure. E poi ci sono le donne, che io guardo e osservo e sono tutte bellissime. Siamo tutte così speciali eppure invece di sostenerci ci feriamo vicendevolmente.  E poi ci sono i nostri amori che ci amano, ci mentono, ci feriscono e poi ci glorificano con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere di acqua.
Eppure, siamo sempre qui, pronte a cantare una nuova canzone, prendere un nuovo treno, accettare nuove sfide.
Abbiamo i nostri ricordi che sono così forti da aver costruito le basi per il meraviglioso futuro che ci attende.

E allora l’estate è nostra, perché abbiamo un nuovo modus vivendi che trascende da ogni concezione. E tutti i desideri – i miei desideri: diventare mamma, sposarmi, e ogni cosa che mi fa sorridere alla sola idea – non sono più limitate  a geometrie vetuste ma diventano geografie del possibile che si trasla in miracolo.

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Siamo quello che mangiamo. Ed io ho scelto di non sacrificare nessuna vita per il mero motivo ” perché a me piace così.” Siamo di fronte al più grande olocausto che l’umanità conosca. Nel 1940 dicemmo, quasi a  scusante, che “non lo sapevamo”. Oggi cosa ci inventeremo?
Se i mattattoi avessero le pareti di vetro, tutto il mondo smetterebbe subito di mangiare carne.

Ora io vi chiedo di abbracciare la mia filosofia e se proprio non riuscite a rinunciare alla carne, vi prego allora di diventare dei consumatori consapevoli. Di capire da dove arriva il vostro nutrimento.
Sapete che mangiando carne, mangiamo anche l’adrenalina, la paura e il terrore che gli animali vivono prima di essere uccisi?E sapete che queste emozioni si convertono tutte in reazioni chimiche che rimangono a impregnare la carne che introducete nel vostro corpo.
Per cui vi prego, almeno siate così consapevoli di rinunciare almeno una volta alla settimana alla carne – farebbe già la differenza. Sapete che per macinare 1 kg di carne servono 1000 litri di acqua?

Oggi faccio la ricetta dell’hummus. Nel nostro frigorifero non manca mai, soprattutto d’estate. Facilissima da fare, in dieci minuti è pronto. E’ un must per noi vegetariani in quanto contiene proprietà nutritive eccezionali.
Molto economico da fare, si può arricchire con basilico e pomodorini secchi, oppure con barbabietola e rosmarino. Insomma, come preferite.
Il bello è che si conserva in frigorifero per parecchi giorni.

Nel video trovate tutto il procedimento e la ricetta stessa. Qui gli ingredienti:
ceci
basilico
olio EVO
Acqua – un filo
Fleur de sel
tahin{ crema di sesamo}
1 spicchio di aglio
paprika qb.

In questa avventura viene con me Veuve Cliquot con il suo nuovissimo Mixology, Veuve Cliquot Rich.
Cos’è? Uno champagne che ci divertiamo a mixare con nuovi sapori, e che con leggerezza – la stessa che appartiene all’estate – accompagna i nostri sensi verso una delicatezza di sinfonie che solo lo champagne ci regala. Per la mia ricetta di oggi, io ho provato ad abbinarlo con del cetriolo fresco, e tanto ghiaccio.

Credits
Photo &Video: Alba Russo
Make Up: Giulia Lazzarini per SmashBox

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