Rispettando le previsioni nulla di fatto nel Consiglio Comunale Straordinario di ieri 15 dicembre 2015 sull'argomento Di Vittorio. Questo è quel che si può capire dai primi commenti che l'opposizione ha pubblicato su FB. A nulla è servito l'incontro coi curatori fallimentari, nulla si è lasciato sfuggire il Sindaco, insomma nulla di nulla. A giudicare da questo episodio l'Amministrazione per il bene della città cosa dovrebbe fare?
Ma un commento, che proponiamo omettendo l'ultima riga, vale più di altre chiacchiere, lo dobbiamo a Gabriella Vaccari:
"REDUCE DA CONSIGLIO COMUNALE SU DI VITTORIO...UNA BADILATA NEI DENTI SAREBBE STATA MEGLIO...MORALE...TI FREGANO I SOLDI NON LI RIAVRAI MAI..LA FARANNO FRANCA...TU SEI NEL TORTO E LORO HANNO TUTTE LE ATTENUANTI...TI TOCCHERA' DARGLI ALTRI SOLDI CHE NON HAI...SE NO TI SFRATTANO....E GIURO COME ARRIVA ........... !"Disperazione? delusione? No! semplicemente lucidità ed assenza di retorica.
Ecco comunque i commenti a caldo della minoranza.
MOVIMENTO 5 STELLE In merito al punto 2 dell'odg. del Consiglio comunale di oggi, ovvero sul caso Coop Di Vittorio, vorrei aggiungere due parole che scrivo qua' ( tanto so' che andrà alle orecchie del/i destinatario/i). Sono stati tanti i cittadini truffati e raggirati da un promettente investimento economico ("prestito sociale") e se la risoluzione della Coop di Vittorio si concluderà nel modo meno disastroso e lo spero tanto .. quello che mi Auguro tanto e che metterebbe finalmente un punto fermo a questa brutta faccenda, sarebbe avere i nomi dei responsabili, sapere che non la facciano franca e che paghino per quello che hanno fatto. Non capisco perché molti dei creditori sono chiusi in se stessi, non sono loro ad aver rubato, dovrebbero chiedere giustizia!!! Angela Amoruso
RETE CIVICA FIDENZA Di "DI VITTORIO" se ne è parlato oggi (15 dicembre) nel consiglio Comunale Straordinario. Abbiamo messo sul piatto alcuni importanti temi che attendono risposta.. Ringraziamo l’Amministrazione di avere “concesso”, dopo un anno e mezzo di sollecitazioni, di incontrare i curatori e di parlare oggi della situazione attuale della disfatta del gruppo Di Vittorio. DISFATTA che ha lasciato la città : 1- adombrata di scelte urbanistiche fuori dal senso della realtà, con la città colma di manufatti da completare e detestati dai fidentini (la maggioranza è bene che sappia); nonché della possibilità di attingere al volano dell’edilizia per rilanciare l’economia in questi anni di crisi. La speculazione dell’area della stazione resterà per decenni l’emblema di questa debacle fatta di mania di grandezza e superficialità. Il settore immobiliare è fermo. Le compravendite sono vicine alle zero, ciò che si muove nell’ambito delle contrattazioni è solo l’usato. 2- molteplici famiglie fidentine e non solo di Fidenza, senza la disponibilità dei propri risparmi e nella grande incertezza di veder riconosciuti il proprio diritto ad avere in restituzione quanto è stato consegnato FIDUCIOSAMENTE nelle mani dei tanti amministratori che si sono succeduti alla guida del gruppo. La cooperativa DA STATUTO approvato dall'assemblea dei soci doveva OPERARE COME COOPERATIVA DI ABITAZIONE A PROPRIETà INDIVISA E PER LA PROMOZIONE E GESTIONE DI SERVIZI DELL’ABITARE, IN CONFORMITA' ALLE VIGENTI DISPOSIZIONI DI LEGGE RELATIVE ALLE SOCIETà COOPERATIVE”. Chiediamo al Sindaco di verificare se i Soci tutti della Cooperativa Di Vittorio, sono stati messi nella condizione di deliberare l’azione di responsabilità verso gli Amministratori chiaramente responsabili, per incapacità o INERTE partecipazione si sono fatti responsabili di un comportamento amministrativo davvero molto discutibile. Chiediamo al Sindaco ed alla Giunta che Gli immobili di proprietà della cooperativa, realizzati in diritto di superficie su aree di proprietà di pubbliche amministrazioni, o di altri enti, società o privati, nonché anche il resto del patrimonio immobiliare e terriero, resti di proprietà pubblica. Chiediamo che i proventi , che sono annualmente davvero cospicui a detta dei curatori, vengano utilizzati per restituire ai soci prestatori l’intero ammontare del prestito, sicché anch’essi possano rientrare in possesso dell’intero ammontare delle somme fiduciosamente prestate ad una società cooperativa che millantava credibilità attraverso autorevolissimi rappresentanti, quando i danni eran già gravissimi alla fine del 2005. Chiediamo che il Sindaco si accerti che i curatori approfondiscano, su tutte le società del gruppo l’eventuale anatocismo che i numerosi gruppi bancari potrebbero aver utilizzato nel calcolo degli interessi passivi dovuti dalle società del gruppo, anche alla luce dell’ammontare annuale degli interessi passivi che già nel 2005 superava abbondantemente il 1.500.000 euro (cifra peraltro superiore al fatturato della società in quell’anno). Infine c’è la questione della intera piana di Cabriolo e dell’area trasferita in proprietà alla Di Vittorio che dovrebbe “entrare” in proprietà pubblica vista la valenza storica e paesaggistica del luogo anche se il Comune dovesse “ACQUISTARE” la proprietà. Avrebbe forse senso l’immane sacrificio che la Giunta Massari con l’avallo dei consiglieri di maggioranza hanno chiesto alla città con la rinegoziazione dei mutui e l’aumento di tutte le accise.