PS3 - PS4 - Xbox 360 - Xbox One
TESTATO SU
PS4
Genere: Hack'n Slash
Sviluppatore: Blizzard Entertainment
Produttore: Activision Blizzard
Distributore: Activision Blizzard
Lingua: Italiano
Giocatori: 4
Data di uscita: 19/08/2014
Diablo III, Reaper of Souls e patch incluse Il prezzo pieno della versione next gen potrebbe scoraggiare il riacquisto
Simpatici contenuti esclusivi per PlayStation e interessanti feature asincrone
Importazione salvataggi cross-platform
Diablo, Diablo, Diablo… sono più di due anni che parliamo del terzo capitolo del hack ‘n’ slash di Blizzard, che dalla sua uscita a oggi ha passato diversi fasi: la prima, il lancio del gioco, nato sotto una cattiva stella, con i server impallati dalle centinaia di migliaia di giocatori che contemporaneamente cercavano di avviare il gioco che per forza di cose doveva passare attraverso Battle.net; una situazione problematica, in parte inevitabile ma che in parte poteva essere gestita meglio. La seconda fase è quella della presa di coscienza: il gioco che i giocatori avevano tra le mani non era quello che bramavano da anni, con due colpevoli su tutti che rispondevano al nome di Casa d’Aste ed End Game. La terza fase è quella del rilancio, che ha inizio prima con diverse patch mirate a bilanciare l’esperienza di gioco e che raggiunge il suo culmine con la prima espansione Reaper of Souls rilasciata qualche mese fa. Un nuovo atto di gioco, una nuova classe e tutta una serie di aggiunte e modifiche in risposta al lungo feedback lasciato dai fan. Diablo III, Diablo: Reaper of Souls e adesso Diablo III: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition, la versione definitiva contenente il gioco base, l’espansione e tutte le correzioni per PS4 e Xbox One, ma anche per PS3 e Xbox 360.
CI RIVEDIAMO ALL’INFERNONe abbiamo parlato lo scorso aprile dell’espansione Reaper of Souls e delle novità introdotte, per tanto se interessati vi consigliamo di leggere l’esaustivo articolo dedicato, ma un breve riepilogo ci sembra d’obbligo d’obbligo. Una volta terminato il gioco l’espansione aggiunge l’Atto V che vede i protagonisti confrontarsi con Malthael, prima l’Arcangelo della Saggezza ora nelle vesti dell’Angelo della morte, intento a impadronirsi della Pietra Nera delle Anime mettendo così in pericolo l’intera razza umana. Cinque ore circa aggiuntive, per altro in nuove location che non si distinguono per numero ma per ampiezza e scelte stilistiche, che avvicinano i nuovi dungeon agli ambienti tetri e cupi tanto cari ai fan della serie. Ma questo è solo il preludio a quelli che sono i contenuti che porteranno a continuare la vostra esperienza nelle terre di Sanctuarium. Parliamo della modalità Avventura che permette di ritornare in una qualsiasi mappa o Atto del gioco e accettare tutta una serie di incarichi casuali che premiano con denaro, oggetti rari e leggendari, chiavi del Varco e frammenti del sangue, oltre a tanto esperienza o punti eccellenza nel caso in cui si sia raggiunto il level cap che con l’espansione raggiunge quota 70. Questi punti una volta raccolti possono essere spesi in quattro diverse categorie: caratteristiche primarie, offensive, difensive e d’avventura e contribuiscono a spingere il giocatore a progredire con il proprio eroe anche se arrivato al livello massimo offrendo al contempo più opzioni di personalizzazione.
Ancora, le chiavi del Varco menzionate sopra servono appunto per aprire i Varchi di Nefilim, interagendo con un obelisco che aprirà un portale che condurrà in una mappa di uno dei cinque Atti con tanti nemici da eliminare per riempire una barra che una volta piena darà il via allo scontro con il Guardiano del Varco, un boss speciale che se sconfitto arricchirà i giocatori con oggetti ed equipaggiamenti davvero interessanti. Inoltre, grazie alla collaborazione stretta tra Blizzard e Sony, i giocatori di PS3 e PS4 godranno di alcuni contenuti esclusivi: un Varco popolato dai mostri di The Last of Us quindi Clicker, Stalker e Bloater con tanto di effetto “spore gialle” a creare un clima fedele al gioco Naughty Dog; e un set di armature basato su Shadow of the Colossus. Tutte le classi possono indossarla visto il set è puramente estetico. Basta recarsi dalla Mistica, un personaggio che permette la trasmogrificazione sugli oggetti, i cui poteri rimarranno intatti ma si potrà scegliere il loro aspetto. In definitiva sono dei contenuti aggiuntivi molto simpatici che tutti apprezzeranno. La nuova classe del Crociato e il cosiddetto loot 2.0 – che stravolge l’acquisizione dell’equipaggiamento dando modo di raccogliere oggetti e accessori di estremo valore e specifici per la classe in uso – chiudono il cerchio delle novità legate all’espansione.
Ma non è tutto qui perché Blizzard ha introdotto delle interessanti interazioni asincrone tra gli amici della propria lista amici, su entrambe le generazioni di console. Quando saranno raccolti armi ed equipaggiamenti il gioco verificherà automaticamente se a qualcuno dei nostri amici possono servire suggerendoci di inviarglieli oppure farlo tramite le caselle postali. Un’altra interazione, chiamata sistema di Nemesi, permette di scontrarsi con un nemico che ha ucciso uno o più amici trasferito da un’altra partita, così da vendicarli. Questo nemico diventa più forte ogni volta che viene trasferito e una volta ucciso il bottino viene inviato a tutti quelli che sono stati uccisi da esso e hanno contribuito al suo potenziamento. Infine il sistema Apprendista potenzia o depotenzia il personaggio quando si gioco con un amico in base al suo livello per mantenere bilanciata la partita. Sono aggiunte che non hanno un peso rilevante nell’esperienza complessiva, però stimolano in maniera interessante l’interazione fra gli utenti, aggiungendo ulteriori eventi casuali alle partite. Concludendo la rassegna delle funzioni interessanti con questa Ultimate Evil Edition i giocatori che hanno giocato il gioco base non devono essere spaventati dal fatto che l’espansione non sia venduta stand alone, perché è possibile importare il vostro personaggio e riprendere tutto da dove lo avevate lasciato. L’aspetto che rende interessante questa funzione di trasferimento dei dati di salvataggio è che il tutto è libero da vincoli legati alla console su cui si è giocato in precedenza. Potete fare il salto da PS3 a PS4, da Xbox 360 a Xbox One, oppure muovervi da PS3 a Xbox One o da Xbox 360 a PS4, importando i salvataggi cross-platform. Un’opzione non da poco visto che nel salto alla nuova generazione più di qualcuno ha magari cambiato marchio. E a proposito di nuova generazione, la versione da noi testata, quella PlayStation 4, non ha mancato di sottolineare la maggiore potenza che ha permesso il salto dai 720p a 1080p con una pulizia di immagine e un dettaglio grafico maggiori, garantendo un’esperienza più stabile in termini di fotogrammi. Tutto il resto è rimasto invariato dai controlli all’interfaccia intuitiva, mentre in merito alle funzioni del Dualshock 4, il pannello touch è stato utilizzato per richiamare il menù delle abilità e dell’inventario; un uso che non rappresenta una novità ma che rimane come sempre pratico.
IN CONCLUSIONEDiablo III: Reaper of Souls – Ultimate Evil Edition è un pacchetto carico di novità che potrà far cambiare idea a chi magari è rimasto deluso dal gioco base e ha perso ogni stimolo a proseguire. Una nuova classe, un nuovo Atto, la modalità avventura, il nuovo e gratificante processo di acquisizione degli oggetti, i Varchi e la possibilità di importare i propri salvataggi a prescindere dalla piattaforma sono motivi più che validi per ritornare a imbracciare le armi. Ne segue che chi invece non ha ancora messo le mani sopra al terzo capitolo della serie, magari in attesa di migliorie, espansioni, o perché no di una versione per le nuove console, ora potrà godersi tutto in un sol boccone, trovandosi davanti un’esperienza di gioco rifinita con alcune nuove feature interessanti legate agli amici di lista e con dei contenuti aggiuntivi esclusivi simpatici per la versione PlayStation. ZVOTO 9