Diagnosi di ictus ischemico per Cassano

Che il malore che aveva colpito l'attaccante del Milan dopo la partita con la Roma, subito dopo il ritorno della squadra a Milano, non fosse una cosa di poco conto lo si era capito subito.
Del resto le prime indiscrezioni sui disturbi che aveva accusato il giocatore non lasciavano che pochi dubbi e chiunque abbia avuto, disgraziatamente, la ventura di assistere qualcuno colpito da un ictus aveva immediatamente riconosciuto i sintomi.
Ora arriva la prima diagnosi ufficiale che, superando il riserbo iniziale, rende noto quello che in tanti avevamo immaginato: Antonio Cassano è stato colpito da un ictus ischemico, le cui cause sono naturalmente sconosciute e i danni che ha provocato ancora da verificare.
Quello che dispiace, oltre al danno subito dal giocatore e il dolore e la preoccupazione che assillano i suoi familiari, e che come al solito qualcuno ha voluto strafare e infierire su un ragazzo in difficoltà e sulla squadra alla quale appartiene.
So bene che sarebbe stato inevitabile ascoltare dalle frange dei tifosi più beceri malignità e insinuazioni sulle cause del malore di Cassano e infatti le battutine sui "miracolosi" trattamenti praticati dal Milan Lab non sono mancati.
Mi ha fatto specie però sentire le stesse insinuazioni da giornalisti che si piccano pure di essere dei navigati ed esperti cronisti della vecchia scuola, che non fanno altro che fare le pulci alle nuove generazioni del giornalismo sportivo.

Sentirli poi mettere in relazione la disgrazia capitata a Cassano con il problema al nervo ottico lamentato nei giorni scorsi da Rino Gattuso non può che qualificarli per quello che sono sempre stati, dei giornalai e pure presuntuosi ed arroganti.
Perché qui non si tratta di essere milanisti o comunque tifosi di qualsiasi squadra, ma di fare il lavoro per i quali si viene pagati in modo professionale e onesto, anche se si scrive o si parla su media che per scelta editoriale si occupano solo di una squadra e soprattutto se questa squadra la sera precedente è stata battuta in maniera netta da quella dei giocatori citati.
I calciatori sono giovani forti e pieni di vita, ma non sono invulnerabili. Casi di giocatori colpiti da improvvise malattie e malori sono capitati in passato e capiteranno in futuro e non c'è bisogno che ogni volta si tirino fuori chissà quali misteri e complotti. L'unica cosa è quella di accettare la debolezza della natura, che espone tutti, senza nessuna esclusione, alle malattie e alla morte.
Facciamo ancora gli auguri a Antonio Cassano di riprendersi presto e di tornare in campo più forte di prima.
Forza Fantantonio, torna presto a farci divertire con le tue mattane!