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Dialetto umbro: lecacciòla, sciuerta, spormonasse, pizzulittu, sfrizzuli

Creato il 09 gennaio 2012 da Berenice @beneagnese

Dialetto umbro: lecacciòla, sciuerta, spormonasse, pizzulittu, sfrizzuli

Da qualche settimana vado proponendo nel blog alcune parole in dialetto umbro, che traggo da un elenco ben nutrito custodito in un'agendina, annotato carpendo parole qua e là tra le case e le vie di Vallo di Nera.

Alcune le ho ripescate nella memoria dei giorni di gioventù, altre le ascolto nel paese e in Valnerina, molte di esse sono ancora usate come strumenti efficaci per esprimere concetti immediati e coloriti di sfumature.

Da un punto di vista linguistico, come si è già detto nei precedenti interventi (l'ultimo è Dialetto umbro: zampittu, lènta, sciarpelle, picca surci e sdròlica) , il dialetto dell'Umbria meridionale fa parte di quel gruppo di idiomi popolari che si trovano sotto l'immaginaria linea che collega Roma ad Ancona.

A questo gruppo appartengono la parlata maceratese, la folignate, la spoletina, la ternana, quella nursina e casciana, il reatino, l'aquilano. Dialetti simili o percettibilmente dissimili che si caratterizzano per una conservazione della latinità.

Ecco le cinque parole di oggi:

lecacciòla: è il fazzolettone di stoffa blu a quadrettoni, legato sui quattro capi, che contiene prodotti alimentari. Veniva generalmente usato per avvolgere e trasportare il pasto nel lavoro dei campi. Come termine appartiene pienamente alla civiltà rurale, ma a volte viene ancora usato per riferirsi alla busta della spesa, chiamata anche spòrta (dal latino sportula) o ad altri comportamenti.(Lu geometra ogghi è scappatu prestu da lu Cummune co na bella lecacciòla, se vede che le forme de caciu je fanno finì prima lu lauru!) Il geometra oggi è uscito presto dal Comune con un bel fazzolettone, si vede che le forme di formaggio gli fanno finire prima il lavoro!

sciuerta, sciuertu: disordinata, trasandata e relativo maschile, con gli accrescitivi sciuertona e sciuertone. Il contrario è 'rcutinata o arcutinata e 'rcutinatu ovvero ordinata e ordinato. (Quanno su na casa ci sta na femmina 'rcutinata va tutto bene, quanno ci sta 'na sciuerta Dio ce sarvi, va tuttu per aria!) Q uando in casa c'è una donna ordinata va tutto bene, quando ce n'è una trasandata - Dio ci salvi - va tutto in malora!

spormonasse: spolmonarsi, letteralmente gridare tanto o ripetere con tale insistenza un avvertimento da danneggiare i polmoni per il fiato emesso.( Me ce sò spormonatu, non m'ha vulutu crede e mo se lo tène!) Mi sono spolmonato, non mi ha voluto dare retta e ora se lo tiene, ne pagherà le conseguenze.

pizzulittu: diminutivo di pizzolu, pezzo di ramo di legno per accendere il fuoco.('Gni sera quando rvène a casa, se 'rporta un pizzulittu pe' scallasse.) Ogni sera, tornando a casa raccoglie e riporta un pezzo di legno per scaldarsi con il camino.

sfrizzuli: pezzetti di grasso di maiale abbrustoliti, che restano in fondo al caldaio dopo lo scioglimento ad alta temperatura del lardo che viene trasformato in strutto. è una voce onomatopeica che riproduce il suono dello sfrigolare.(Quant'è bòna la pizza co li sfrizzuli, che non te ne fai mancu 'n'idea!) La pizza con gli sfrizzoli è così buona che non puoi nemmeno immaginarlo se non l'assaggi!

Provare per credere.


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