Al parchetto. Mentre dondola sull’altalena.
«Edo, quando ci sono bimbi più piccoli devi fare il bravo, li fai giocare e quando finiscono giochi tu.»
«Ma il trattore è mio!»
«No, il trattore e gli altri giochi sono di tutti, ci giocano tutti i bimbi, soprattutto se più piccoli. Quando nasce il fratellino tu lo fai giocare con i tuoi giochi?»
«Certo, lo faccio gocare. Ma quelli della casa al mare no.»
«E perché?»
«Perché quelli sono solo miei, gli do solo Doc (personaggio di Cars, ndp) nero.»
«Ah, lo fai giocare con Doc falso!»
«Perché falso?»
«Perché lo hanno colorato di nero, mentre Doc è blu.»
«Perché nero?»
«Perché… Perché l’abbiamo comprato al mercato.»
«Perché?»
«Perché…. Ma come lo chiamiamo il fratellino?»
«Vittorio.»
«Vittorio?»
«Si, si Vittorio.»
«Non ti piace Filippo?»
«No, Vittorio»
«Mattia?»
«Mattia morde» (ex-compagno dell’asilo che aveva la sindrome di Drakula, ndp)
«E Giacomo?»
«Giacomo no»
«Va bene, allora ci pensiamo.»
Da leggere ascoltando i Dire Straits in “Ticket to heaven”