Magazine Arte

Dialoghi d'arte nella natura

Creato il 05 ottobre 2015 da Artenellavita
Creatività e amicizia all'Agriturismo Benedetti
Agriturismo Benedetti


Il lavoro ai pennelli, spatole, dita, coperchi, barattoli, legni e creta ferve con gli artisti intorno ai tavoli di lavoro, ai cavalletti e nei prati.

Noi ci siamo confusi tra di loro osservando senza interferire, ma partecipando ai colloqui e alle libagioni. L'ospitalità di Cristina, che ti accoglie sempre con un sorriso irresistibile e un calice di Prosecco anch'esso irresistibile, ti avvolge come una carezza delicata e amorevole.
La musica sempre bella  riempie l'aria di suoni che sembrano nascere qui, entrando sotto la pelle a far vibrare le corde dell'anima. E il lavoro sembra seguirne il ritmo che armonizza i movimenti dei pennelli come danzanti sulle tele.
Gianni Mastrantoni

Ma l'armonia era già nell'aria.

Era nell'amicizia trasparente senza ombre sui visi degli artisti. Era visibile nella voglia di giocare, nelle prese in giro affettuose e piene in realtà di rispetto, ma era anche visibile nella possibilità di inseguire il proprio fantasma creativo isolandosi in disparte nel giardino.
La si poteva cogliere pure negli sguardi gettati sull'opera del vicino di cavalletto e poi nelle domande e nella collaborazione senza timore.
Elvio Marchionni

Stare qui è scrostarsi di dosso la città e gli anni, vivendo un'infanzia del cuore che rende tutto possibile.
La cena squisita e con i vini della casa versati a profusione vede ancora tutti a tavola a conoscersi in una dimensione di autenticità e spontaneità.
E poi c'è ancora musica e la danza delle note sulla pista del tempo e dei colori sulla tela o la carta.
C'è chi ha ballato il tango con una maestra ispirata e direi ipnotica come Donatella che ti fa sentire capace di armonia anche nel corpo.
Fuggivano le ore senza stanchezza, ché anzi varcare la mezzanotte era come l'inizio di un giorno nuovo con nuova energia. L'arte sembra nutrirsi della luce assorta delle stelle, il giardino perde i limiti spaziali, cadono i recinti della realtà e la fantasia domina.
Agriturismo Benedetti

C'è chi ha cullato il suo blocco di refrattario crudo divenuto cavallo o nudo femminile o torso maschile con carezze delicate delle dita o colpi di spatola tagliente, e chi vi ha conficcato le dita per dar forma al proprio demone e contemplarlo come altro da sé.

Le notti hanno visto Cristina lottare con una tela per farne il supporto di una sua fantasia, ora più pacata e saggia di quella che improntava le sue prime prove come pittrice.
Le notti hanno visto Achille indurre velleitari e velleitarie ad impugnare un pennello per essere, per una notte, Matisse o Mondrian ...
E Gigi Virili fare intensi ritratti tra le macchie di sugo sulle tovaglie, e poi strapparli via e donarli ai soggetti ritratti. Il ritratto sulla tovaglia è poi diventato un'attività diffusa e reciproca, e quanto mai saporita visto il supporto.
Nei pomeriggi in cui il sole non è stato avaro di calore e di luce gli artisti trovavano collocazioni dipendenti dalle ore che giocavano a modificare ombre e luci.
Paola Pagnotta

Cristina Manukyan

Rita Castigli

Rita Castigli

La natura ispiratrice da sempre degli artisti si riversava trasformata in sistemi di simboli arcani sulle tele complesse di Alvaro Caponi dove si scavavano spazi senza limiti e senza tempo.

Elvio Marchionni, maestro dell'illusione, ha creato dipinti che sembrano affreschi antichi sopravvissuti al quotidiano andirivieni di facce e faccende ma anche a momenti importanti impressi sull'intonaco come su una lastra sensibile.
Cristina Manukyan raccoglie le lacrime delle donne e, facendole attraversare dalla luce, le scompone nei colori dell'iride. Con esse sulle sue tele racconta storie intense, vissute e ascoltate, e pone domande aperte e mai pienamente risposte.
Osservando la tela di Luigi Virili, si avverte che un crepuscolo senza fine versa malinconia implacabile in una tazzina solitaria, sospesa nel silenzio, mentre solo sommessamente dialogano i colori.
Alvaro Caponi

Elvio Marchionni

Cristina Manukyan

Luigi Virili

La Spello che staglia le sue strutture elegantissime sullo sfondo del quadro di Gianni Mastrantoni non ha il peso dei muri di pietra: ne ha la bellezza e l'armonia spontanea di porte storiche e case, ne ha la capacità di evocare la storia e vicende umane che lasciano segni consumati. Qui si muovono figure fragili evanescenti e umanissime accomunate dal colore rosso del sangue e delle passioni.

Angelo Fornaciari stupiva e preoccupava il resto della compagnia inforcando la bicicletta e avventurandosi per le stradine di campagna sul fare della sera. Poi colori e riflessi marini si riverberavano sulle barche vuote nel porticciolo delle sue tele.
Pensai che perle e gocce di rugiada rendevano splendenti i fiori di Achille Quadrini, ma poi ipotizzai che fossero giostre del luna park disegnate da cordoli di luci che tentavano il giovane Pippo Cosenza, studioso e nascostamente ribelle, che ora annaffia di vinavil i suoi interminabili e precisissimi esercizi di un tempo. Pippo così recupera e distrugge la sua storia nel sorriso dolce e aristocratico delle sue tele.
Gianni Mastrantoni

Angelo Fornaciari

Achille Quadrini

Pippo Cosenza

Paola Pagnotta invece scatena la sua energia in risate travolgenti e tele coloratissime, giocose e coraggiose insieme. Ancora profondità di colori, anzi colore come linguaggio e filosofia, colpisce nel lavoro di Graziano Marini, in realtà un incontenibile ballerino, mentre ombre e luci scolpiscono i fantasmatici sfumati di Sergej Glinkov.
Un grosso blocco di creta si è sottoposto docile alle mani degli artisti mentre due interessanti creazioni venivano installate nel giardino, forme rigorose e possenti da Paolo Massei, colorate trasparenze senza peso da Arnhild Kart.
Paola Pagnotta

Graziano Marini

Sergej Glinkov

Paolo Massei

Arnhild Kart

I giorni di questo bellissimo settembre 2015 lasciano segni non solo nel cuore e nella memoria ma anche nella grandi mattonelle che andranno a comporre due grandi tavoli. Su questi si rinnoveranno chiacchiere e libagioni in mezzo ai colori e alle vernici in un futuro che Cristina ha già annunciato e che si prevede radioso.
Link: Agriturismo Benedetti, Spello (PG)
Elvio Marchionni

Rita Castigli e Pippo Cosenza

Agriturismo Benedetti

Rita Castigli

Agriturismo Benedetti

Cristina Manukyan e Rita Castigli

Dialogues of art in nature

Creativity and friendship at Agriturismo Benedetti (Spello, PG)


The artists were busy with brushes, spatulas, fingers, lids, cans, wood and clay  around tables, stands and in the meadows.
We joined and observed them without interfering, but taking part in talks and libations. Cristina's hospitality, who always greets you with an irresistible smile and an irresistible glass of Prosecco, surrounded us like a gentle caress.
Music always filled the air with sounds that got under your skin on the strings of your soul. And the work seemed to follow the rhythm that harmonizes the movement of brushes  dancing on the canvases.
But harmony was already in the air.
It was clear on the friendly faces of the artists. It was visible in the desire to play, to laugh without offense, but it was also visible in the possibility of pursuing one's own creative ghost in solitude in the garden.
It could be noticed in the looks thrown on somebody else's work and in the consequent collaboration.
Staying here is flaking off the city and the years, experiencing a childhood of heart that makes everything possible.
The delicious dinner and the house wines served in profusion still saw everyone at the table to know each other in a dimension of authenticity and spontaneity.
And then there was music and notes dancing on the track of time and the colours dancing on canvas or paper.
Some people danced the tango with an inspired teacher like Donatella who makes you feel capable of harmony.
Hours  flew without fatigue, and midnight was like the beginning of a new day with new energy. Art seems to be fed by the thoughtful light of the stars, the garden loses its spatial limits, fences of reality fall and fantasy dominates.
A block of raw clay becomes a horse or a woman's nude or a male torso while somebody  stuck his fingers in it to shape his daemon and contemplate it as something else .
Cristina struggled with a canvas to make it the support of her imagination, now calmer and wiser than before.
Achilles invited hopeless people to hold a brush to be, for one night, Matisse or Mondrian ...
And Gigi Virili made intense portraits on tablecloths stained with gravy, which he then tore away and donated to the subjects portrayed. Portraying people on the tablecloth became a mutual activity.
Nature that has always inspired artists is transformed into systems of arcane symbols on the complex canvases by Alvaro Caponi, turning limitless and timeless spaces.
Elvio Marchionni, master of illusion, creates paintings that seem ancient frescoes. They have survived the daily comings and goings of faces and affairs but also important moments etched on the plaster as on a sensitive plate.
Cristina Manukyan collects the tears of women and, making the light shine through, breaks them into the colours of the rainbow. With them she tells intense stories she lived and heard, and she asks open and never fully answered questions.
In Luigi Virili's painting, dusk pours endless melancholy  in a lonely cup, suspended in silence, while colours quietly converse.
The Spello that stands in the elegant background of Gianni Mastrantoni's painting doesn't have the weight of the stone walls: it has the beauty and harmony of spontaneous historical doors and houses and the ability to evoke history and human affairs. Here fragile evanescent figures move and share the red color of blood and passion.
Angelo Fornaciari surprised and concerned the rest of the company getting on a bicycle and venturing on country lanes at dusk. Then the colours of the sea reverberate on empty boats in his marine landscapes.
I thought that pearls and drops of dew made bright the flowers painted by Achille Quadrini, but then I assumed that they were rides in a fairground park designed by flashing lights. They maybe tried the young Pippo Cosenza, zealous and secretely rebel student who now watered vinavil on his endless and very precise old maths exercises. Pippo so recovers and destroys his story in the sweet  and aristocratic smile of his paintings.
Paola Pagnotta instead unleashes her energy into overwhelming laughter and colourful paintings, playful and brave at the same time. Depth of colour or colour as language and philosophy, Graziano Marini's work, actually an irrepressible dancer, while light and shadow sculpt the ghostly hazy figures by Sergei Glinkov.
A big block of clay underwent docile in the artists' hands while two interesting creations were installed in the garden, strict and powerful forms by Paolo Massei, coloured weightless transparencies by Arnhild Kart.
The days of this beautiful September 2015 leave marks not only in the hearts and memory but also in the large tiles that will make up two large tables. On these  talks and libations will be renewed amidst colours and paints in a future that Cristina has already announced and which is expected beaming and joyful.

Dialoghi d'arte nella natura

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Link: Agriturismo Benedetti, Spello (PG), Italy

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