Dialogo col dolore
Come tutti, risponderò all’appello
quando mi chiamerà il primo dolore
tagliente sulla guancia come neve
e rosso come sangue sul coltello.
“Eccomi - gli dirò- colpisci al cuore,
lo so che la tua mano non è lieve.”
E lo ringrazierò per il ritardo,
per gli anni dolci della sua assenza
quando ci siam sfiorati fra la gente
e lui non mi ha degnata di uno sguardo.
E gli dirò “ora sei qui – pazienza -
ma, se colpisci, fallo urgentemente.”
E non gli chiederò da dove viene
né quanto tempo pensa di restare
né se viaggia da solo o in compagnia.
Mi mostrerà ciò che gli appartiene
e ciò che ancora deve conquistare
mentre sussurrerò “e così sia.”