Miramare-Bronx, Rimini
Dietro la ferrovia percorro la via (listen)
Il mitico Bomber Lorenzo e la brava Dj al party di SUPERDRY, Palas, Riccione
Zio Tarci e Bomber @ SUPERDRY store
Roberto al lavoro: anche durante la festa si fa sul serio
SUPERDRY party-partie
Andrea, il babbo di SUPERDRY Italia
Il cane fantasma, Goran
Io e uncle Tarci
Questa donna ha capito tutto: dalle scarpe al cappotto, passando per i giustissimi leggins
Giulia
Il Palas
I bicchieri sono di VETRO
Goran il bello
Un cartello per Riccione-Riccione in un cartello
Goran nel suo regno: la cucina
La mia cara zia Ari e il suo cucciolone in trono
Vero amore
Tanto studio, dato che l'esame è imminente, e poco tempo per vedere la città, il mare e gli amici.
Le foto di questo post sono state scattate in prevalenza al Birthday-Party dello Store di Riccione del marchio inglese SUPERDRY giovedì sera, dove mi sono divertita con zii cool e amici e dove ho avuto il piacere di fare molte nuove conoscenze. Tanto per mostrare che anche a Riccione (non solo a Milano) gli eventi si organizzano, e bene!, anche d'inverno.
Domani si riparte alla volta della grande Signora.
Tanti sono i pensieri in questi giorni...e persino molto confusi.
Ho ritrovato un articolo di qualche tempo fa del giornalista Giacomo Papi, del 9 ottobre 2010 nella rubrica settimanale che scrive per D di Repubblica. Papi parlava nell'articolo di come sul si sia passati a una comunicazione urbana dal contenuto universale a una strettamente individualista: inquietantemente interessante. "Nessuno sa come scrivere io esisto", disse alla moglie il poeta giapponese Junichiro Kawasaki quando inventò l'ideogramma.
Considerazioni di una camminatrice folle:
Non è più il Garbino di una volta.Ora il vento di terra, quello che diventa pioggia, non è più un indicatore certo.è caldo, tanto caldo da poter stare all'aperto senza indossare nemmeno un coprispalle, pur essendo dicembre; ma è normale: è il garbino.Mi fermo tra la siepe e le foglie, tra l'erba e il glicine, e osservo. Osservo l'ombra sotto il tiglio, sul muro appena dipinto. Se alzo velocemente gli occhi verso il cielo, poi, un gioco di luci mi fa credere di vedere un arcobaleno rosso, monocromatico. I pioppi al di là della siepe, nell'aeroporto, sono completamente nudi e sembrano tornati un pò indietro nel tempo, quando ancora non erano le piante gigantesche che sono ora, quando ricoperte di foglie.Qui nel mezzo il suono del vento che trapassa foglie,piante e arbusti, anche se proviene da monte, è lo stesso che si sente quando il mare è in burrasca. La frangetta appena tagliata vola da un lato all'altro della mia timida fronte e in un secondo spero che questo vento forte mi sollevi e mi porti via lontano.E pensare che sognavi ad occhi aperti la mia casa, e pensare che sapevi che saresti stato nella soffitta dalle travi a vista e dai muri bianchi.E pensare che non mi so pensare senza di te.
Canzone del giorno, ma facciamo pure che sia valida fino lunedì... poi si vedrà.
Buon fine settimana a tutti e grazie per aver portato Grigio Milano a più di 7200 visualizzazioni in appena due mesi!Ultimi saluti dal mare
DIAMO L'ASSALTO AL CIELO!