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Diane Setterfield, Le nere ali del tempo, Mondadori, il nostro libro del cuore della settimana

Creato il 17 settembre 2014 da Atlantidelibri

una atmosfera vicina ai toni dickensiani quella che si respira nel nuovo libro di Diane Setterfield: l’ascesa e la caduta di William, capace di diventare proprietario dell’opificio di famiglia , ma perseguitato a causa di un fatto apparentemente senza conseguenze avvenuto in piena giovinezza. Una gara tra ragazzi, una sbruffonata, si conclude con l’uccisione diun innocente corvo. Ma certi animali,ì è meglio lasciarli stare, possono essere molto vendicativi… Così accade a William, che dovrà confrontarsi con questa “colpa”…
Il romanzo assume le sfumature del gotico, Diane Setterfield è terribilmente brava nel catturare dalla prima pagina l’attenzione del suo lettore, donandoci squarci perfetti sul mondo della rivoluzione industriale, elevando prima il suo protagonista per poi, creando un senso di crescente disagio, farlo precipitare per porlo di fronte al suo peccato originale.
Ne La tredicesima storia tutto era perfetto, sì, mentre qua si avvertono diverse “smagliature”, e anche il tono generale non è quello del suo primo libro, ma resta secondo noi una lettura coinvolgente.. (e d’ora in poi, attenti a come trattate certi uccelli).
Qualche critico ha parlato di spropositata conseguenza di un atto compiuto in gioventù, ma se pensate a Branduardi e a quanto combinato dalla Pulce d’Acqua, vi renderete conto che l’espediente narrativo è appunto tale!

Diane Setterfield, Le nere ali del tempo, Mondadori
Trad Granato G.

Will Bellman ha dieci anni e quattro giorni quando corre con gli amici a giocare nei campi vicino al fiume, dove i corvi scendono in picchiata in cerca di larve. “Scommetto che riesco a colpire quell’uccello” dice euforico, indicando il ramo più alto di una quercia lontanissima. Un’impresa decisamente fuori dalla sua portata. In un silenzio da rito mistico cerca la pietra più adatta, liscia e tondeggiante, carica la sua fionda perfetta, si prepara al lancio con i muscoli tesi e il cervello che calcola la direzione esatta. Will è un tiratore esperto, ha vista buona e mano ferma, si esercita molto. E così la pietra parte in volo, talmente lenta da far sperare che l’uccello nero riesca a volare via. Ma l’uccello non si muove e la pietra completa il suo arco. Il corvo stramazza a terra. Il mattino dopo Will si sveglia con la febbre altissima, e per una settimana suda e urla di dolore nel suo letto, tutte le forze di bambino tese in un’unica grande sfida: dimenticare quello che è accaduto al fiume. Molti anni dopo, Will Bellman è un uomo di successo, dirige il grande opificio di famiglia, ha una bella moglie e figli amatissimi. Improvvisamente, però, una serie di episodi sinistri comincia a distruggere tassello dopo tassello quella vita che ha così magnificamente costruito. Lutti e disgrazie si presentano con sempre maggior frequenza, come le apparizioni dello sconosciuto vestito di nero che sta all’ombra del camposanto.

 

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#73732998 / gettyimages.com

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