Diario africano/2 - Due cose

Appena arrivato a Gulu, 12 settembre
Da quando sono qui non ho fatto molto di più che essere sballottato come un pacco postale da un mezzo di trasporto all'altro. Eppure, forse un paio di cose vale la pena raccontarle.In ordine sparso:
- ieri ho visto un signore che aveva caricato sul motorino 3 pesci pescati nel lago Vittoria, secondo me erano delfini;- sono stato deriso a più riprese perché ho trent'anni, neanche una moglie e zero figli;- prima hanno tentato di vendermi dei capponi vivi dal finestrino dell'autobus. Per fortuna era guasto e non potevo aprire;- dato che il viaggio era senza dubbio noioso, tra le varie attività di animazione proposte si segnala un cinquantenne in giacca e cravatta (coloratissime) che si è messo nel corridoio al centro del bus e ha cominciato un sermone di 40 minuti (quaranta!) con tanto di Alleluja e battimani sincrono. Senza cadere a terra, che è probabilmente la cosa più straordinaria;- le scimmie, quando le guardi negli occhi, ti mettono una soggezione incredibile. Non solo negli occhi, in effetti;- appena sceso a Gulu mi hanno messo tra le mani un foglietto dal titolo "homosexuality is bad". Credo di aver detto persino "grazie";- non ho ancora scattato fotografie. Neanche una.