Diario africano/24 - Una mail a Niccolò Fabi

Non sapevamo cosa fare, così abbiamo scritto a Niccolò Fabi
Halloween Night, Sipi Falls (Uganda)
Ciao Niccolò,

in Uganda sono le dieci di sera, è buio pesto e il rumore di queste immense cascate riesce a coprire persino la tua voce che esce dal telefono. Non possiamo sapere quanto vada forte il vostro album lassù in Italia, ma di certo qui sta riscuotendo assoluto successo.

Paola, Roberto, Mattia, Laura, Massimo  e Maria Francesca: siamo uno sparuto gruppo di italiani sbarcati su questa terra rossa piena di contraddizioni. Due ingegneri, un oncologo, un cardiologo, una pediatra e una fisioterapista; sembra l'inizio di una barzelletta e invece, per fortuna, non c'è nessuno da buttare giù dall'aereo.Lavoriamo per qualche mese come volontari al Lacor Hospital, un ospedale no profit situato poco distante da Gulu, la città principale del nord dell'Uganda. Potremmo raccontarti di angosce, paure e frustrazioni (del resto anche tu conosci bene l'Africa!) e invece eccoci qui a dirti, quasi timidi, che siamo felici. Life, a circa due gradi dell'equatore, is sweet.
Oggi, in mezzo alle piante di caffè di questa regione di montagne e agricoltura, abbiamo scoperto che nella lingua locale non ci sono parole per dire neve. Tu ne hai trovate sedici per dire verde, riesci a darci una mano?
A presto, continua così. Tutto.
Italiani Ugandesi(se vuoi avere notizie su quanto combiniamo: http://selinunte.blogspot.com)