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Siviglia (Sevilla) è una bellissima città, molto elegante, con un centro storico che custodisce tesori preziosissimi : l'imponente cattedrale (quasi inquietante nella proporzione con i palazzi vicini) con il suo campanile-minareto (la Giralda) e il Real Alcazar, palazzo labirinto con un insieme di stili (moresco, gotico, rinascimentale e barocco) di una grazia inconsueta con giardini odorosi di gelsomino. Alla prima occhiata a Siviglia predominano le palme, il verde dei parchi e dei giardini, le varie piazzette piantate ad aranci, con le facciate delle case in calce bianca con profili di color giallo corse da balconi in ferro battuto, i patios (piccoli cortili) traboccanti di fiori e i palazzi lussuosi color ambra.
Sono tutti elementi classici del fascino andaluso e Siviglia non può che renderne omaggio.
Mi ero scordato fosse così bella e la mettevo, in virtù del non preciso ricordo, sempre dopo Granada e Cordoba.
Sono tre città diverse anche se il fascino è lo stesso. L'offerta della Ryanair era troppo allettante per non partire per questo mordi e fuggi diretto verso il caldo del sole dell'Andalusia. Detto e fatto. Il sole come mi dice sempre Umberto me lo porto in valigia e non può mancare (almeno quest'anno è andata proprio così) e in questo caso, controllate le previsioni del tempo su Internet, l'ho accompagnato con un abbigliamento degno dell'estate. Qui i ritmi del tempo sono stravolti (come in tutta la Spagna) : ci si alza tardi (e per me abituato alle levatacce mattutine lavorative era impossibile), si pranza e si cena tardi e nel mezzo diventa un rituale la pennichella pomeridiana.
Mi sono goduto due giorni pieni con il sole caldo e il cielo azzurro e la quasi sensazione di essere ancora nella stagione estiva. Siviglia è facile da girare e l'orientamento è semplice con il fiume Guadalquivir a dividere i quartieri. Oltre ai gioielli del centro storico, grazie anche all'ausilio del bus verde del tour turistico, ho visitato l'incredibile e sbalorditiva Plaza de Espana con gli azulejos (piastrelle) di tutte le provincie spagnole costruita ad arco per l'esposizione iberico-americana del 1929 opera del geniale Anibal Gonzalez. Adiacente la stessa c'è la plaza de America con le sue fontane e invasa costantemente da colombe bianche, la gradevole facciata del Museo de Artes y Costrumbres Populares contornata da alti palmeti e il romantico Parque de Maria Luisa.
Sempre nel pieno centro storico da visitare vi sono l'hotel palazzo di lusso Alfonso XIII con un fascino d'altri tempi e l'Universidad (ex Fabrica Real de tabacos). Meritano una visita anche i quartieri dell'Arenal (con la plaza de toros della Maestranza e la Torre dell'Oro in bellavista sul Guadalquivir) e quello di Triana dalla parte opposta del fiume ricco di laboratori di ceramica e di scuole di flamenco. Ho fatto anche una visita veloce al quartiere di Macarena che ospita (nella Basilica omonima) la Madonna più venerata della città. Innumerevoli le piazze tipiche quasi tutte col nome di un santo.
I sapori delle tapas che escono dalle "bodegas" aleggiano nelle vie di tutti i quartieri e io da buon turista ho accettato di buon grado il rito tipico dell'assaggio saltando di locale in locale (da segnalare lo storico "El Riconcillo"). Annaffiandole con buon vino rosso (anche i facili tinto de verano e sangria) e cerveza fresca mi sono rimpinzato di Jamon Iberico Serrano de Bellota squisitissimo (prosciutto crudo di bontà internazionalmente riconosciuta), di formaggio locale (queso manchego), di tortilla tipica di patate e di piccoli spuntini di crocchette fritte o di patate all'aglio.
I tavoli ancora all'aperto grazie al clima superlativo rendono tutto così piacevolmente vivibile, rilassante e la cena finale alla Casa Robles a base di filetto di manzo alla griglia con foie gras e la bavarese di cioccolato bianco con pistilli di zafferano e miele all'arancia (creata in onore della Principessa Elena) ne è stata la gustosa conferma.
Ringrazio lo staff dell'hotel Europa che mi ha ospitato per la connessione wi-fi quando nel mio hotel Adriano non era funzionante e ringrazio simpaticamente la Ryanair che incredibilmente ha fatto partire il volo di ritorno un quarto d'ora prima ed è arrivato a Orio al Serio addirittura con tre quarti d'ora in anticipo sull'orario prefissato. Sono troppo avanti.
PS in questi giorni si stavano girando a Siviglia alcune scene dell'ultimo film di T.Cruise (Knight & Day) con Cameron Diaz utilizzando anche la Plaza de Toros de la Maestranza vicino al mio hotel … io ho visto solo le controfigure però … dei due attori nessuna notizia..
Post's song : "Haven't met you yet" performed by Michael Bublé
.Periodo del viaggio : novembre 2009
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