29 novembre 2011
In Italia, quando si è pendolari, bisogna imparare subito una lezione: la meta che si intende raggiungere diventa la nostra Itaca. Ricordate l'Odissea, con Ulisse che pena anni e anni per poter riabbracciare la sua Penelope? Bene, i pendolari non devono soffrire anni, però gli ostacoli sempre insostenibili sono.
Dopo aver raccontato i disagi e la disorganizzazione di <<Trenitalia>> causa malore di una passeggera (Diario del pendolare), nelle righe successive narrerò quello che mi è successo oggi 29 novembre 2011.
Ovviamente, sempre sottoforma di diario.
- Ore 6:00, la sveglia suona. Inizia una nuova giornata;
- “ 6:20, dopo essermi lavato e vestito prendo la macchina per raggiungere la fermata dell'autobus. Sono le 6:35, massimo dieci minuti e il pullman arriverà;
- ore 6:50, ancora sono alla fermata. Ci può stare, capita che ci sia un ritardo di 5 o 10 minuti. Sono consapevole che il treno delle 7:09 lo potrò prendere tranquillamente;
- ore 7:00, il ritardo comincia a farsi preoccupante. Sto ancora alla fermata. Il treno delle 7:09 ormai lo potrò prendere solo se farà qualche minuto di ritardo;
- “ 7:09, dell'autobus nemmeno l'ombra. Ormai è ufficiale: il treno l'ho perso. Di conseguenza lo dovrò prendere alle 7:25. Devo però fare in fretta, tanto ormai è inutile continuare ad aspettare.
Una piccola parentesi: quando mia madre ha il turno di pomeriggio, io la mattina prendo la macchina per raggiungere la fermata. Successivamente, con la seconda macchina di famiglia mio padre accompagna mamma a riprendersi la vettura. Ora però serve a me, devo assolutamente prendere la macchina per raggiungere la stazione. Chiamo quindi a casa per sperare in un miracolo. Dall'altra parte della linea telefonica la risposta è eloquente: <<Purtroppo serve a me per andare a lavorare>>. Non posso fare altro che tornare a casa;
- ore 7:10, miracolo! L'autobus arriva. Richiamo a casa per comunicare il <<lieto evento>>;
- ore 7:12, l'autobus si rompe. Se prima la stazione ferroviaria era lontana 8km, ora mancano solo 7900 metri. Siamo avanzati solo di 100 metri!;
- ore 7:15, fortunatamente arriva un altro CO.TRA.L (La compagnia adibita nel Lazio e regioni limitrofe al trasporto pubblico su gomma). Si sale e via, destinazione Cisterna. Treno delle 7:25 sarai mio! Manco per sogno. Ad una fermata intermedia si crea un siparietto abbastanza fastidioso. Ecco cosa succede: l'autista si ferma per far salire e scendere le persone. Chi deve salire deve entrare dalla porta posteriore. Alcuni ragazzi restano a terra, vanno dall'autista, gli chiedono di aprire davanti. L'autista si rifiuta, o entrano dietro oppure restano a terra. I ragazzi non demordono. Dietro è pieno, non c'è spazio (anche se chi stava davanti ha contributio a liberarne un po' dietro). Alla fine l'autista cede. Dopo <<soli>> dieci minuti si riparte. Intanto si sono fatte le 07:25. Perso il secondo treno. Se non prendo neanche quello delle 7:40 me ne torno a casa, anche a piedi;
- ore 7:35,arrivo a Cisterna, 5 minuti di cammino e giungo alla stazione. Adesso devo aspettare pochi minuti e finalmente sarà Roma.
- Ore 7:40, come non detto, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. <<Trenitalia>> annuncia che il treno <<proveniente da Napoli Centrale e diretto a Roma Termini arriverà con 15 minuti di ritardo>>. E' la mazzata finale. Adesso arriverò a lezione in facoltà in sicuro ritardo;
- ore 8:05, <<Trenitalia>> era stata anche troppo ottimista. Il ritardo è stato di 25 minuti. Comunque il treno è arrivato;
- ore 8:45, si arriva a Roma Termini. Ora 20 minuti di cammino per arrivare alla città universitaria e poi l'incubo sarà finito;
- ore 9:05, entro in facoltà (con sli 35 minuti di ritardo). Finalmente!
Fino a che punto possono arrivare i disagi dei mezzi pubblici in Italia? Se oggi in prima ora avessi avuto un esame, CO.TRA.L e Trenitalia mi avrebbero risarcito? E chi invece è pendolare perchè deve lavorare? CO.TRA.L e Trenitalia lo avrebbero risarcito delle ore perse?
Assolutamente no!
Però il biglietto continuano a chiederlo. Chissà come li investono i soldi che raccolgono. - ore 7:35,arrivo a Cisterna, 5 minuti di cammino e giungo alla stazione. Adesso devo aspettare pochi minuti e finalmente sarà Roma.