Pechino, 19 Ottobre 2014, Domenica sera.
Domenica sera dopo avere degustato l’anatra laccata, la nostra guida ci anticipa che l’indomani dovremo lasciare l’albergo di prima mattina (quindi occorrerà preparare le valige stasera stessa, prima di andare a dormire) e, dopo avere sbrigato in mattinata le ultime due visite programmate a Pechino, lui ci accompagnerà in stazione dove prenderemo il treno super veloce che, in poco più di quattro ore, percorrerà 1310 km. e ci scaricherà, armi e bagagli, a Shanghai, ultima tappa del nostro tour in Cina.
Il nostro spiritoso cicerone cinese ci avvisa, ridendo, che domani sarà una giornata “pesantina” (perché tutte le altre come sono state?) per cui conviene fare una sostanziosa prima colazione al King Grand Hotel che ci ospita per avere la giusta energia per affrontare la Piazza Tienanmen e il Tempio del Cielo. Il pranzo a menù turistico che faremo in un ristorante già prenotato da tempo, lo dice lui stesso, sarà modesto come sempre.
Pechino, 20 Ottobre 2014, lunedì.
Una volta sistemate le valige sul pullman, alle 8.30 partiamo e dopo pochi minuti di trasferta, siamo già in coda al check-in predisposto all’ingresso della Piazza Tienanmen. Come negli aeroporti, siamo costretti a passare un accurato controllo eseguito da zelanti poliziotti tutti ben armati e con in mano un apparato ricetrasmittente con antenna satellitare. Per la prima volta da quando siamo in Cina, ci sentiamo controllati a vista e non abbiamo voglia di scherzare fra di noi mentre aspettiamo di potere entrare nella piazza. Anche la guida, ovvio, deve passare il controllo dei documenti e del borsello.
A metterci ancor più di malumore contribuisce la foschia mattutina che avvolge la città. Questa fitta nebbiolina, in buona parte dovuta allo smog industriale, uno dei più alti al mondo, ci farà compagnia durante tutta la visita. Diverse guardie in uniforme sono piazzate sull’attenti davanti ai vari punti sensibili e molte altre, in coppia o singolarmente, camminano seguendo un percorso che permetta loro di tenere costantemente sott’occhio i turisti, invece di tranquillizzarci ci incutono soggezione (dire timore forse non è esagerato). Insomma nessuno di noi è veramente tranquillo mentre gironzoliamo e fotografiamo i vari monumenti e i palazzi che si affacciano sulla grande piazza.
Al momento di uscire dalla piazza Tienanmen assistiamo alle esagitate proteste di una donna che, in ginocchio, urla e piange mentre due guardie e un agente in borghese le strappano di mano un foglio e, sollevata di peso, la portano via. Notate come i civili assistono silenziosi e indifferenti alla scena: sulla sinistra c’è un uomo che gioca tranquillamente col telefonino… Ha avuto un bel coraggio uno del nostro gruppo a scattare questa foto…
Dunque è solo per non dimenticare che pubblico la famosa foto di Jeff Widener, Associated Press, che ritrae uno sconosciuto e inerme rivoltoso durante le dimostrazioni studentesche sulla piazza Tienanmen nella primavera del 1989, poi tragicamente represse dall’esercito cinese:
Chiudo qui il discorso perché, come sapete tutti, la politica italiana ed estera non è di casa nel mio blog anche se, ovviamente, la seguo nella vita quotidiana.
La seconda meta che affrontiamo appena lasciata la piazza Tienanmen è il Tempio del Cielo, anche detto Tempio del Paradiso, costruito tra il 1406 e il 1420 sotto le dinastie Qing e Jiaqing. Si tratta dell’edificio di culto più importante della Cina. Il complesso si estende su un’area di quasi tre km. quadrati e presenta tre gruppi di costruzioni di grande interesse storico e architettonico:
1 – Altare circolare: una piattaforma circolare di tre piani di marmo bianco, ognuno dei quali circondato da una balaustra in pietra, che costituiva la zona centrale dei sacrifici imperiali ai cieli: questi si tenevano prima dell’alba del solstizio d’inverno (verso il 22 dicembre), ed erano presieduti dall’imperatore. Il primo piano è la terrazza dell’uomo, il secondo, la terrazza della terra e il terzo, la terrazza del cielo. Questa struttura rappresentava la triade cosmica fra l’imperatore, la Terra e il Cielo. A sud-est dell’altare si trova una serie di speciali bracieri, che servivano a bruciare gli animali, le giade e le sete offerti in sacrificio:
2 – Tempio del Dio dell’universo: un edificio circolare a un solo tetto spiovente, costituito di un solo piano di marmo. Qui venivano riposti gli altari quando non erano in uso. Inoltre è circondato da un muro circolare, chiamato Muro dell’eco, perché se si parla a bassa voce a una delle estremità si può essere sentiti dall’altro capo.
3 – Tempio della preghiera per il buon raccolto, una grande struttura circolare a tre cornicioni eretta su una terrazza circolare a tre piani. Qui l’imperatore pregava per il buon raccolto estivo, di conseguenza l’edificio ha rapporto con la cultura agricola, ad esempio le quattro colonne interne più alte si dice rappresentino la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno; gli antichi cinesi suddividevano il giorno in 12 periodi, per cui le 12 colonne che sostengono il primo cornicione rappresentano i 12 periodi, mentre le 12 colonne mediane indicano i 12 mesi dell’anno, per un totale di 24 colonne, simbolo dei 24 periodi del calendario lunare:
Ma tante altre splendide costruzioni sono presenti nel grande complesso che stiamo visitando:
Qui parecchi sposi vengono a fare le foto artistiche e di buon augurio del proprio matrimonio:
Se desiderate entrare nell’atmosfera che si respira nel Tempio del Cielo non vi resta che guardare il filmato: ne vale davvero la pena.
Termina così la nostra permanenza a Pechino. Dopo pranzo la guida ci porterà nella stazione dove partono i treni ad alta velocità che collegano Pechino a Shanghai. Si tratta di una stazione particolare: ci si deve assoggettare ai controlli tipici di un aeroporto, non si può andare sui binari finché il treno non è pronto per partire e, una volta saliti sulle carrozze, è proibito cambiare il posto che ci è stato assegnato, pena la fustigazione in loco…
Questi treni erano stati progettati per raggiungere i 350 km. orari ma poi, dopo un brutto incidente, la velocità massima è stata fissata a 310.
Alla prossima!
Nicola
Crediti: le foto sono di Mirella & Giorgio II°, Giorgio I° e Chicca. Qualche immagine l’ho scaricata da Internet. Il filmato è mio. Alcune notizie storiche sul Tempio del Cielo le ho tratte dal libro di Luigi Paoli “Appunti di viaggio, la Cina e la civiltà del fiume giallo”. Ed. Mistral Internazionale.