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Diario di navigazione 17

Da Teoderica
DIARIO DI NAVIGAZIONE  17 Oggi è il 3 gennaio, ore 11 sono qui al computer a scrivere per voi che navigate con me in rete, avete mai pensato al significato di rete?
Una rete è il simbolo della cattura, poiché è questa la sua funzione e chi tende la rete è un ingannatore lo fa per ucciderti, è il ragno malefico, ma io lo amo, mi piace, ammiro l'arte della tessitura e del ricamo, in gioventù ho fatto metri e metri di uncinetto a punto rete, mi piace essere catturata non sapendo di esserlo.
Nell'Antica Persia, la rete è simbolo mistico correlato all'idea dell'illuminazione "che cattura".
Gesù pesca le anime  con la rete del pescatore...
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
anche quando l'onda ti solleva forte
e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come foglia al vento
La rete del ragno in India è simbolo dell'ordinamento cosmico  dell'irradiarsi dello spirito divino, è  anche simbolo  del mondo dei sensi ( il velo di Maya ) che imprigiona in modo illusorio il debole e che il saggio è in grado di strappare. Insomma la rete è affascinalte ma potrebbe imbrigliarci...ma sì lasciamoci intrappolare ci penseremo poi, tanto il domani arriva sempre, per  me internet, la rete è la decima musa e lo scoprirò un giorno  se sono debole o saggia...i saggi poi li ho visti sempre un po' noiosi, pensate al grillo di Pinocchio quanto era pesante e scocciatore, rovinava tutto sul più bello. Per analogia mi viene in mente "la camicia della Madonna", ossia quando il bambino vede la luce dentro al velo del sacco amniotico, questo bambino veniva considerato magico e medicamentoso, da me al mio paese esiste ancora la "medichessa" una signora ormai anziana che legge le carte, cura con erbe, i  "malati"  omeopatici sono spesso da lei, è insuperabile per la cura del "fuoco di Sant' Antonio",  ha le sembianze di un'antica strega, da sempre, anche quando era più giovane porta lunghi sottanoni scuri, il fazzoletto annodato stretto, magra all'osso, scura le dita lunghe, secche e bitorzolute sempre...sorridente, ma un sorriso che non mi ha mai convinto, un sorriso che mi gela invece di riscaldarmi. Ieri è stata una gionata uggiosa, grigia all'inverosimile a rendere il giorno ancora più amaro è stata la lettura del quotidiano, una persona conosciuta, un uomo di 54 anni, che a me piaceva, percepivo come una personalità positiva, forte uno spirito indomito e buono, è morto, è caduto da 65 metri mentre stava scalando  una montagna, si è spezzato il rampino  e lui è scivolato  giù, più giù , in un posto dove gli amici e i parenti non possono più andare a trovarlo. Era nato senza un braccio,ma ciò non lo aveva fermato ed era diventato uno scalatore provetto. Oggi è un altro giorno, c'è il sole tutto sembra un altro mondo...nella pentola bolle il minestrone, oggi non surgelato ma fatto da me, fra qualche ora andrò a lavorare, ma prima suonerò un poco il flauto dolce e canterò al karaoke, la canzone "Eternità" per chi non c'è più.
immagine di Teoderica

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