Io sono buona e gentile ed educata e perbene, quindi non scriverò del panico sopraggiunto nel momento in cui, annunciatami alla cortese signora del museo, mi sono sentita rispondere che la direttrice era fuori. Non racconterò dell'orrore nello scoprire dalla bocca della segretaria che sull'agenda della direttrice non era segnato nessun appuntamento col mio nome. Anzi, ringrazierò della solerzia con cui Lei è arrivata tra mille impegni, per Me.
Non descriverò nemmeno lo stato pietoso in cui versava la sala del magazzino ove si trovano le sei casse dal contenuto misterioso, né delle suppellettili che ornavano tali casse, tra cui un crocifisso ligneo del '500. La polvere è noiosa, sporca e nera: lasciamola nel dimenticatoio che l'ha preservata fino ad oggi. Perché quello che conta è che sono riuscita, questa volta sì
con rischi indicibili e traversie innumerevoli
a mettere le mani su (parte) del mio tessorooo: il contenuto di una sola cassa ha intravisto la luce, le restanti aspetteranno la prossima settimana quando il gentile signore del museo, con altri gentili colleghi, si premurerà di fare ciò che oggi non era stato approntato, ovvero sgomberare un tavolo e disporvi in bella mostra il materiale.
Perdonate se sarò fedele al motto di Delfi, l'Oracolo non rivela e non nasconde, parla per cenni: sono gelosa del mio tessorooo, e fino a discussione avvenuta non rivelerò se non l'essenziale. Per oggi, accontentatevi di questo ;-)