“Diario di un’adolescenza rubata” di Jane Elliot

Da Vivianap @vpicchiarelli

Sadie è una bambina che ha perso il padre. Sua madre, disperata per la morte del marito, si rifugia nell’alcool e nella relazione con un uomo brutale che sconvolgerà le loro vite. E in una fredda mattina d’inverno, a soli tredici anni, Sadie subirà la più terribile delle violenze. Dopo ripetuti abusi da parte del patrigno scoprirà di essere rimasta incinta, ma il peso della vergogna porterà la ragazza ad abbandonare la figlia dopo il parto e a fuggire lontano, dimenticando tutto e tutti. Vivendo la sua vita, Sadie diventa un’affermata donna d’affari, proprietaria di un’importante catena di intimo sexy e di famosi locali notturni. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. Il suo terribile segreto la catapulterà in un inferno da troppo tempo rimosso.

Tutto questo è tratto da una storia vera. Una storia raccapricciante, devastante, cruda e dolorosa, da leggere assolutamente. Per non restare in silenzio, un silenzio che urla dalla prosa scarna, diretta e spigolosa dell’autrice.

Jane Elliott è lo pseudonimo di una donna che ha scelto di raccontare nei suoi libri la drammatica esperienza personale che le ha rubato l’adolescenza, ripercorrendo la tragedia delle violenze subite. La Newton Compton ha pubblicato in Italia anche il suo romanzo Alice all’inferno.

Ogni altro commento è superfluo.


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