Diario di un cantiere di lavoro_1

Questo post nasce con l’intento, un po’ informativo e un po’ riflessivo, di raccontare cosa succede durante un cantiere di lavoro.

Per prima cosa: cos’è un cantiere di lavoro? Il cantiere di lavoro viene normato dalla Legge Regionale n°17 del 01.07.1968 “Nuove norme sui cantieri lavoro per lavoratori disoccupati” nella quale si specifica, all’art. 1, che tale cantiere è pensato “per l’assistenza ai lavoratori involontariamente disoccupati … per la sistemazione di strade dei Comuni dell’Isola o per la costruzione di altre opere di pubblica utilità”. Pertanto, tale operazione rappresenta da un lato la possibilità di realizzare alcuni interventi di miglioramento delle condizioni dei quartieri cittadini, e dall’altro un sostegno temporaneo a famiglie che si trovano in difficoltà economiche.

I primi mesi del 2011 la Regione Siciliana ha pubblicato l’elenco dei progetti ammessi a finanziamento e, fra questi, il Comune di Catania ha avuto la possibilità di far partire 17 piccoli interventi in giro per la città coinvolgendo 17 Direttori di cantiere, tutti con la qualifica di architetto o ingegnere, 17 Istruttori e 255 lavoratori per circa 70 giorni. E, particolare non indifferente, mettendo in circolo circa € 1’870’000.00: una boccata d’ossigeno per una città in perenne dissesto finanziario.

Cosa voglio raccontarvi? La mia esperienza come direttore di cantiere con animo critico ma costruttivo e con l’augurio che quest’esperienza non si porti dietro i soliti commenti catanesi “ … e s’ammuccarunu macari sti soddi!”.

E poi, voglio raccontarvi anche le piccole storie che ogni giorno mi arricchiscono e che sono le esperienze che ciascuna delle persone che lavora con me e per la città condivide con il gruppo. Donne che studiano con sacrificio per prendere la licenza e donne che attorno a se raccolgono famiglie allargate, muratori con una vita d’esperienza alle spalle e padri di famiglia che vanno al mercato prima di venire in cantiere … ciascuno di loro ha già cominciato a farmi vedere la vita sotto altre prospettive, e per questo li ringrazio uno per uno, cominciando a sfatare tutti i luoghi comuni sulle persone che partecipano ai cantieri lavoro.