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Diario di un Festival: considerazioni finali
Creato il 19 novembre 2012 da Valentinaariete @valentinaarieteOrmai lo sapete tutti. Hanno vinto i due film più brutti non solo di questa edizione, ma della storia del Festival di Roma, ovvero Marfa Girl di Larry Clark e E la chiamano estate di Paolo Franchi. La premiazione è stata un qualcosa di imbarazzante. Gente che urlava, smaniava, insultava come se si fosse allo stadio. Le motivazioni sono sacrosante, premiare dei film così osceni è uno scandalo - ma d'altra parte cosa ti aspetti se metti in giuria il regista di Abrham Lincoln vampire hunter?! -, il modo invece ingiustificabile. Dopo le risse alle proiezioni anche gli insulti alla premiazione: la solita figuraccia italiana. Una cosa è sicura: la giuria si è presa qualcosa di veramente pesante durante le proiezioni. Premi a parte, non si era mai vista una tale quantità di film brutti al Festival di Roma. E dire che fare peggio della coppia De Tassis-Rondi era difficilissimo. Se analizziamo bene i fatti però, i nomi grandi ci sono stati: Guillermo Del Toro, Takashi Miike, Paul Verhoeven, Walter Hill, Matthew Modine, Sylvester Stallone. Magari non tutti nomi popolarissimi, ma per chi è appassionato di cinema sono imprescindibili. Marco Müller ci ha provato, e per aver organizzato il Festival in così poco tempo si è anche salvato; c'è da dire che ha avuto anche sfortuna con il rinvio all'ultimo momento di Django Unchained e Il grande Gatsby che avrebbero reso il Festival memorabile. Diciamo che ha beccato in pieno la famigerata crisi del settimo anno. Per la selezione dei film lo aspettiamo quindi al varco l'anno prossimo, quando non avrà più scuse. Il problema però è nelle intenzioni: non bisogna abolire gli incontri con il pubblico e presentare grandi anteprime non è assolutamente un male. Questi sono i punti di forza di Roma, quelli che lo distinguono dagli altri Festival: puntare ad una manifestazione più classica non mi sembra un'idea interessante. Per il resto: la selezione dei film in concorso deve assolutamente migliorare e la prossima giuria dovrà superare un duro test psico-attitudinale nonché un test antidroga. Ci vediamo il prossimo anno.
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