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Diario di un sopravvissuto agli zombie 3 – La Clessidra Infranta (di J.L. Bourne)

Creato il 28 maggio 2013 da Mcnab75

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Diario di un sopravvissuto agli zombie 3 – La Clessidra infranta
di J.L. Bourne
Multiplayer Edizioni
Formato paperback – 14.90 euro

Sinossi

Sopravvissuto a quasi un anno di vagabondaggio negli Stati Uniti postapocalittici infestati da milioni di zombie, Kilroy e i suoi compagni si sono infine uniti a ciò che rimane delle forze armate statunitensi.
Imbarcato su una portaerei, Kil, ex militare di professione, viene messo al corrente di quella che potrebbe essere stata la causa scatenante della pandemia zombesca che ha distrutto la civiltà così come la conosciamo.
Esiste forse un paziente zero da cui si potrebbe ricavare un vaccino per salvare i pochi superstiti dell’Apocalisse. Solo che questo paziente zero si trova da qualche parte in Cina, paese fagocitato dai morti viventi, e probabilmente non è nemmeno un essere umano…

Commento

- Questo articolo potrebbe contenere qualche spoiler -

Terzo libro della saga di J.L. Bourne.
Dimenticate ciò che avete appreso dai due precedenti volumi: in questo La Clessidra Infranta di cambia registro e stile narrativo, pur ripartendo da dove avevamo lasciato i nostri sopravvissuti alla fine del secondo romanzo.
Innanzitutto ora il protagonista principale ha un nome, o per meglio dire un nickname: Kilroy.
Seconda cosa: il libro non è più organizzato in pura forma di diario, bensì in modo più convenzionale e classico. Abbiamo diversi punti di vista narrativi, il che permette all’autore di spaziare in ben quattro sottotrame diverse, di cui una soltanto riguarda Kilroy.

Altro dettaglio non da poco: La Clessidra Infranta non è più soltanto un romanzo postapocalittico incentrato sulla mera sopravvivenza, bensì assume degli interessanti aspetti da storia cospirazionista.
Senza dilungarsi in troppi “spiegoni” Bourne ci trascina in un’atmosfera da teoria del complotto già abbozzata sul finire del secondo capitolo della saga. Senza rovinarvi troppo la sorpresa, vi riassumo il tutto in una domanda: e se i primi zombie a calcare il nostro pianeta fossero di natura aliena? Dai, ne aggiungo un’altra: e se il governo americano avesse tentato per anni di controllare la tecnologia extraterrestre, ricavata dalle navette precipitate sul nostro pianeta nella prima metà del ’900?
Tutti questi spunti portano l’autore a sviluppare una serie di trame e sottotrame affascinanti, tra cui quella che vuole l’esistenza di due tronconi di autorità sopravvissute all’Apocalisse: quella che ha accolto Kilroy e i suoi amici, e un’altra, misteriosa, che si nasconde nell’ombra e trama per mettere le mani sui reperti alieni.

Troppa carne al fuoco?
Può darsi, tuttavia Bourne ha uno stile asciutto, spiccio e diretto che evita sbandamenti verso il tanto odiato infodump. L’azione si alterna con momenti dialogati, note del diario di Kilroy e (per la prima volta) capitoletti dedicati al governo-ombra che trama in un bunker ipertecnologico nel sottosuolo degli States.
Nel mentre la saga non perde di vista il suo lato militaresco, che qui è addirittura più calcato, né le ottime aggiunte inserite strada facendo: zombie radioattivi, paesaggi nuclearizzati, tecniche estreme di sopravvivenza etc etc.

Zombie radioattivi - più veloci, più astuti, più affamati!

Zombie radioattivi – più veloci, più astuti, più affamati!

Il risultato è molto buono.
La cosa strana è che questa è una saga in crescendo di qualità. Discreto il primo volume, ma molto standard. Sfizioso e intrigante il secondo. Ambizioso e ricco questo terzo.
La cosa brutta è che la saga non si conclude certo con La Clessidra Infranta, come invece credevo. Bourne lascia ancora tutto lo scenario aperto, le teorie del complotto irrisolte, gli interrogativi senza risposte. Il che ci fa pensare che presto o tardi arriverà un nuovo capitolo, forse quello definitivo, anche per non rimescolare troppo la minestra.

I punti deboli, se così vogliamo definirli, sono quelli consueti di Bourne: personaggi poco sviluppati a livello emotivo/psicologico, grandi dettagli tecnici (che a qualcuno non piaceranno), varianti ai consueti cliché della zombie apocalypse. Per inciso quest’ultimo per me è un grande pregio, non un difetto, ma i fanboys la vedranno diversamente.

Complimenti a Multiplayer per aver portato questa interessante saga in Italia.
E ora aspettiamo il resto…

Per approfondire:

- Diario di un sopravvissuto agli zombie (1)
- Diario di un sopravvissuto agli zombie (2) – Oltre l’esilio

Shattered Hourglass

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