Magazine Cultura
Diario di una Lady di Provincia
ISBN 978-88-545-0442-4
Pagine 192
€ 15,50
La mia Recensione
❝ Domanda: E' possibile coltivare l'arte della conversazione vivendo tutto l'anno in campagna? ❞
E' questo uno dei primi dilemmi che si pone la protagonista di questo brillante Diario, l'incipit, se vogliamo, più appropriato per aprire un anno (il 1930) ricco di episodi divertenti, giocati sull'eterna antinomia tra l'etichetta della buona Società inglese e le difficoltà finanziarie di questa famiglia di Provincia.
La protagonista è una moglie, una madre e una donna impegnatissima nelle tante attività femminili necessarie al mantenimento delle giuste amicizie, quanto della buona apparenza: Club Letterario, Associazione femminile attività parrocchiale, cene di gala e conferenze sono all'ordine del giorno.Niente di strano per una Lady inglese, mi direte, se non fosse che tutte queste attività, intervallate dai doveri della vita domestica, finiscono sempre con l'essere sabotate dal comportamento maldestro della stessa protagonista!Il risultato è un esilarante inventario di episodi di quotidianità, dove si affacciano a campione, personaggi tipici della letteratura inglese, prima fra tutte la ricca ed altezzosa (quanto odiosa) Lady B., la quale non perde occasione per mettere a paragone la sua condizione privilegiata e quella della povera Lady di Provincia, con sottili, diaboliche eppure chiarissime insinuazioni. Fra i personaggi più divertenti, la moglie del vicario, prodiga quanto prolissa; Robert, il marito della Lady protagonista, rappresenta l'esatto contrario di quest'ultima, è spesso silenzioso ed assente quando interpellato, semplicistico e sbrigativo nelle rare risposte, ma queste sono a volte tanto sensate da generare il dubbio che siano giuste nella mente della protagonista. Mademoiselle, la tata francese, è un personaggio ansioso, fin troppo premurosa, tanto da immaginare catastrofi alla scoperta di ogni nuovo problema.
Il diario prosegue in una girandola di impegni, fughe in città per shopping in compagnia dell'amica Rose, una vacanza nel Sud della Francia, raffreddori, picnic e morbillo.Divertentissimi i molti episodi legati alla sempre più precaria situazione finanziaria della famiglia, di cui la Lady si lamenta, ricorrendo, in momenti d'emergenza, al banco dei pegni, piuttosto che rinunciare anche solo ad uno dei domestici (cuoca, cameriera, tata francese...), incongruenza comprensibile soltanto nel contesto aristocratico-borghese inglese, infine, da buona Lady inglese, risolve la propria frustrazione per la questione "conto in rosso", con pomeriggi di spensierato shopping!
Devo ringraziare la cara Marcella per avermi prestato questo libro divertente!
La lettura è piacevolissima, l'humor perfettamente english, ha l'azione benefica di confortare noi donne nei momenti di stanchezza domestica, il collante di un anno di eventi è l'ironico agire di una donna alle prese con le difficoltà della vita, enormi se tarate a livello di una Lady di Provincia......se poteste immaginare che fatica far sbocciare quei maledetti bulbi!!! :D
In una parola: CONSIGLIATISSIMO!!!
Di seguito la trama e due note sull'autrice, intanto, buona lettura!!! La Trama
È una madre completamente pazza dei suoi figli, ma a volte la sfiora il sospetto che i suoi «dolci bambini» siano totalmente sprovvisti di senso artistico, visto che ascoltano canzoni come Pazzo pazzo Izzy Azzy riprodotte per la bellezza di quattordici volte consecutive al grammofono. È una moglie fedele e devota, ma a volte la sgomenta il comportamento di suo marito che, nel trambusto provocato dai bambini a letto col morbillo, non si limita ad assumere il tipico atteggiamento maschile secondo cui «stiamo facendo una tempesta in un bicchiere d’acqua», ma ha l’aria di chi è convinto che sia tutto una messinscena fatta apposta per infastidire lui. È un’attenta lettrice, ma di tanto in tanto le capita di fare commenti intelligenti su un romanzo come Orlando finché non lo legge, e si rende conto di non capirci un fico secco. È una casalinga senza macchia e paura, ma le accade spesso di offrire ai suoi ospiti pollo e patate crude. È una donna mondana, capace di stare in società, ma, invitata a una soirée letteraria, le capita di scambiare un’ispettrice sanitaria del governo, vestita con una specie di tappezzeria blu, per il perverso autore di Sinfonia in tre sessi. È una persona educata e di bon ton, ma non può evitare di indispettirsi quando l’odiosa Lady B., con una temperatura artica, l’invita ad assistere a un’insulsa competizione sportiva all’aperto di giovani uomini in completo di flanella bianca che si scaldano scagliando una pallina contro un muro. Lei vestita con un cappotto senz’arte né parte, e Lady B., invece, con un sontuoso soprabito verde smeraldo con colletto e polsini di pelliccia. È una madre che si sforza di non essere ansiosa coi figli, ma non può fare a meno di confrontare i capelli di sua figlia con quelli di altri pargoli, per scoprire che non esiste al mondo nessun altro che li abbia così dritti e spioventi come la sua bambina. È, insomma, la nostra cara, inarrestabile lady di provincia, capace di assecondare il marito brontolone e accudire le sue piccole pesti organizzando feste, disastrosi pic-nic sotto la pioggia, esilaranti incontri parrocchiali. Capace, infine, da più di mezzo secolo, di strabiliare e divertire migliaia di lettrici e lettori con questo irresistibile Diario che raccoglie le sue mirabolanti gesta.L'Autrice
E.M. Delafield (1890 -1943) è autrice di molti romanzi. Il Diario di una lady di provincia fu dapprima pubblicato a puntate settimanali sulla rivista Time and Tide, poi, dopo lo strepitoso successo, ebbe ben tre seguiti: The Provincial Lady Goes Further, The Provincial Lady in America e The Provincial Lady in Wartime.
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