"Diario di una Trascurabile Catastrofe" di Laura Moriarty: Precipitando nell'abisso

Creato il 28 giugno 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Il 29 Giugno, domani, sarà disponibile nelle librerie e on-line questo romanzo che conquista fin dalle prime pagine e che si legge tutto d’un fiato. 

Un divorzio. Un esame. Una tempesta di ghiaccio.Talvolta la vita accelera per insegnarci a starle dietro.

“Fate provviste, staccate il telefono e chiudetevi in casa: non riuscirete a metter giù questo libro prima di aver letto la parola fine.” - Kirkus Reviews
Autore: Laura MoriartyTitolo: Diario di una trascurabile catastrofeTitolo Originale: While I’m fallingTraduttore:Data di Pubblicazione: 29 giugno Editore: BUR Biblioteca Universale Rizzolipagine: 368prezzo: €11,90

Trama: Tutti si aspettano qualcosa da Veronica. Tim, che vuole andare a vivere con lei. Suo padre, che insiste perché faccia medicina. Perfino quello psicopatico di Jimmy, che le affida la casa mentre è via. Tutti contano su di lei, perché è una brava ragazza, assennata e diligente.Fino a che la vita perfettamente ordinata di Veronica si trasforma di colpo in un campo minato di dubbi: i suoi genitori divorziano da un giorno all’altro dopo ventisei anni di matrimonio, gli esami vanno storti e la voglia di studiare sparisce insieme a quella di rigare dritto. Cos’è? La fine del mondo? Forse sì. O forse è solo l’occasione per imparare che a volte ciò che conta è anche saper infrangere le regole, e avere il coraggio di andarsi a prendere quello che manca. Soprattutto se a mancare è un piccolo extra di felicità. 

RECENSIONE
Guardai il calendario. Eccolo lì, due giorni prima dell’esame di chimica, entrambi segnati in rosso per non dimenticarli. Appoggiai la fronte contro la parete. Continuavo a buttare tutto all’aria. Non potevo evitarlo. Era come una caduta libera
Veronica Van Holten ha 19 anni vive nel Kansas. La sua è una famiglia molto competitiva: suo padre e sua sorella sono avvocati, e i pasti a casa loro, prima che Elyse si sposasse e che Veronica andasse all’università, erano una battaglia senza fine, perché entrambi volevano avere l’ultima parola.

Poiché il padre vuole che le sue figlie abbiano entrambe una brillante carriera, Veronica decide di studiare medicina, ma si rende ben presto conto che alcune materie fondamentali per accedere alla scuola di medicina non fanno per lei: quando studia chimica organica le molecole continuano a vorticare confuse fra i suoi pensieri. Inoltre, proprio quando l’esame è alle porte, la sua famiglia entra in crisi: rientrando a casa il padre trova uno degli operai che avevano riparato il tetto della casa addormentato nel suo letto. È il divorzio
Natalie, la madre di Veronica si trova subito in grosse difficoltà: avendo abbandonato la sua carriera di insegnante alla nascita di Elyse, si trova ora con nient’altro che piccole supplenze ed un lavoro part-time ai grandi magazzini; dopo la vendita della casa, inoltre, ha problemi a trovare un alloggio, perché ha con sé Bowzer, il vecchio cane malato, che però si rifiuta di sopprimere. Veronica, intanto, si offre di badare per un week-end alla casa di un compagno di Università, Jimmy Liff; in cambio potrà usufruire della sua auto e della sua Jacuzzi. Dopo averlo accompagnato all’aeroporto, però, ha un incidente a causa della strada ghiacciata. Piuttosto malconcia, ma senza niente di rotto, è costretta a fare l’autostop, dato che ha dimenticato il cellulare nella sua stanza. Il camionista che la prende su è un tipo piuttosto strano, che quasi la sequestra. Risultato: Veronica si trova in una stazione di servizio a diverse miglia dal Campus con pochi spiccioli per telefonare, tutta ammaccata per l’incidente e per essersi buttata giù dal camion, e mezza morta di freddo.

Quando chiama la madre, però, Natalie, non le presta quasi attenzione: è appena stata sfrattata a causa di Bowzer, e ha dovuto caricare i suoi pochi averi sul suo furgoncino. Ma tutto questo Veronica non lo sa. Veronica, come tutti gli altri membri della famiglia è stata abituata ad essere sempre protetta ed accudita da Natalie. E nello stesso momento in cui Veronica avrebbe un bisogno disperato di sua madre, anche Natalie non sa a chi rivolgersi per chiedere aiuto.Soccorsa dal padre Veronica torna nella sua stanza; ormai ha perso la lezione di Fisiologia, il sorvegliante capo si lamenta del suo lavoro al dormitorio, quel lavoro che le consente di alloggiarvi gratis. Jimmy Liff, per fortuna, non sembra essere molto arrabbiato per l’incidente con la macchina, anche se questa è stata rimorchiata da un carro-attrezzi e non sarà disponibile per alcuni giorni. Per riprendersi da una giornata così sconvolgente, ed avendo a disposizione la casa di Jimmy, Veronica decide di dare una festa. Durante questa festa si ubriaca e perde il controllo. Il giorno successivo Veronica trova la casa di Jimmy in uno stato disastroso; non è riuscita a studiare per l’esame di chimica, e non sa come fare per ripulire prima del rientro del legittimo proprietario. Approfitta così dei sensi di colpa della madre e le chiede una mano per le pulizie. Ma, nonostante tutta l’abilità di Natalie nel riassettare e nel mascherare l’odore di fumo, Jimmy viene a sapere dai vicini della festa e comincia a fare piccoli ricatti a Veronica.

Intanto Veronica preoccupata: alla festa è stata sul punto di tradire il suo ragazzo Tim, proprio quando lui le aveva chiesto di andare a vivere insieme. Veronica però non è convinta: desidererebbe davvero vivere con Tim, ma questo comporterebbe l’abbandono del dormitorio e del suo lavoro di sorvegliante: se le cose dovessero andare male si troverebbe in mezzo ad una strada, e l’esempio di sua madre le sta davanti agli occhi, costringendola a riflettere a lungo prima di compiere un passo del genere. La situazione continua a precipitare sempre di più; la madre, ormai senza una casa dove andare, dorme con lei nel dormitorio del Campus, Bowser è sempre più malandato, l’esame di Chimica Organica va malissimo… Unica parentesi che rallenta per un attimo la caduta libera, sono i complimenti del suo professore di Letteratura Inglese per un saggio a cui Veronica ha meritato una ‘A’. 

Ricambiai il sorriso, sbalordita e un po’ accaldata sebbene il suo ufficio fosse freddo e io avessi i capelli ancora umidi e arricciati per la pioggia. Era da un po’ che nessuno mi comunicava che stavo facendo bene qualcosa.
Fortunatamente però, anche se gravata da problemi addirittura più grossi, c’è Natalie, la sua mamma, ma soprattutto una donna meravigliosa, che le darà una vera lezione di vita. 
 «Dovresti fartene una ragione.» Svoltò nella strada principale che ci avrebbe portato a casa di Jimmy. Aveva sempre avuto ottima memoria per le indicazioni. «Mi segui? Imputarlo allo scarso giudizio di tutti voi. La vita non è giusta, Jimmy. Talvolta devi solo limitare le perdite e andare avanti.» 

Diario di una trascurabile Catastrofe è un romanzo di formazione: attraverso tutta la serie di eventi che precipitano a gran velocità e la fanno andare sempre più a fondo, Veronica analizzerà il suo rapporto con gli altri, i suoi desideri, le sue paure, e soprattutto i suoi limiti, e cercherà di risalire dall’abisso seguendo il consiglio di sua madre: «Talvolta devi solo limitare le perdite e andare avanti».
Questo libro mi ha spesso lasciata in uno stato di indignazione: perché un lavoro impegnativo, spesso anche più di un lavoro altamente remunerato, non viene considerato tale? È da considerarsi lavoro solo ciò che si può monetizzare? E questo ci porta a riflettere su una decisione che molte donne prendono: quella di abbandonare il proprio lavoro, la propria carriera, per dedicarsi ai figli. Mette in guardia le donne dai pericoli che ne possono derivare; ma nello stesso tempo non cerca di dissuaderle a compiere questo passo, anzi. Perché dedicarsi ad una persona che si ama, che sia essa un figlio, una persona anziana, o anche un cane, può non essere remunerato in termini monetari, ma in termini umani non ha prezzo.
La narrazione in prima persona di Veronica è talvolta interrotta da capitoli in cui i flashback sulla vita e sulle esperienze di Natalie, sono raccontati in terza persona da un narratore che sembra esterno, ma che potrebbe essere ancora Veronica, tuttavia il tono risulta quasi impersonale. Diario di una trascurabile catastrofe è avvincente quanto un thriller: si resta appiccicati alle pagine, continuando a guardare Veronica e Natalie che cadono sempre più giù, aspettando con ansia che la caduta abbia fine, e sperando che trovino una soluzione alla loro trascurabile catastrofe.L’AUTRICE: Laura Moriarty è nata nel 1979 ad Honolulu, nelle Hawaii. Ha studiato Letteratura inglese e Scrittura creativa e prima di diventare scrittrice a tempo pieno ha insegnato all’Università del Kansas. È autrice di tre romanzi. Il primo, The Center of Everything è del 2003, il secondo, The Rest of her Life, è del 2007. Questo, che è il suo terzo romanzo, è il primo libro pubblicato in Italia. Sito Autrice

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